Mai come questa volta sono tanti i pontini candidati alle elezioni europee, in corsa per prendersi un posto nel mega parlamento di Strasburgo e Bruxelles. E nonostante questo, il voto Europeo non pare aver appassionato gli animi dei cittadini, almeno in campagna elettorale, Magari oggi saremo smentiti da una affluenza oltre le attese, ma parlando con tutti i candidati, dei vari schieramenti, la risposta alla domanda sull'interesse dei cittadini per questo voto è stata unanime: scarso.
Oggi dalle 7 alle 23 gli elettori pontini potranno scegliere chi preferiscono mandare in Europa pescando dalle liste presentate dai vari partiti e lo faranno insieme agli altri elettori del mega collegio Italia Centrale che ricomprende oltre al Lazio anche Toscana, Umbria, Marche. Questi i pontini in corsa: Nicola Procaccini (Fratelli d'Italia), Matteo Adinolfi (Lega), Salvatore De Meo (Forza Italia), Gianluca Macone (Movimento 5 Stelle), Cristina Iacovacci (Casapound) e Benedetto Crocco (Partito comunista). Mai come questa volta i voti saranno contati e pesati. Si vota domani, dalle 7 alle 23. Subito dopo inizierà lo spoglio. La provincia di Frosinone fa parte della circoscrizione Centro, quella che comprende Lazio, Toscana, Umbria e Marche. In totale 15 liste e 281 candidati. Sono 15 anche i seggi a disposizione. Scheda elettorale di colore rosso.

In provincia di Latina sono chiamati al voto 459.413 elettori, 223.217 maschi e 236.196 femmine. Le sezioni sono 511.  Il sistema elettorale per le Europee è il proporzionale puro. Il calcolo è fatto su base nazionale, dopo viene applicato alla Circoscrizione. La soglia di sbarramento è fissata al 4% su base nazionale. Si potranno esprimere fino a tre preferenze, scrivendo i cognomi dei candidati accanto ai simboli. Nel caso di due o tre preferenze, dovranno riguardare candidati di sesso diverso. Alle Europee non è permesso il voto disgiunto, cioè votare un Partito e contemporaneamente scrivere il cognome del candidato di un altro Partito. Mai come questa volta i voti saranno pesati, non solo contati. Ogni singolo partito, in qualche modo, farà una conta interna grazie al sistema delle preferenze, che mette a disposizione un modo per capire l'esatta forza di ogni singolo candidato e della corrente che rappresenta. Occhio in particolare al voto nel centrodestra a Latina: i partiti si peseranno soprattutto in vista delle elezioni comunali del 2021. Il primo partito della città avrà la grosse chance di indicare il candidato sindaco. In pratica, quel che davvero conta. Ma i riflettori sono puntati anche sul piano nazionale. Le Europee sono state in qualche modo trasformate dai partiti di Governo in un referendum su di loro, su chi deve avere la leadership. E in base al risultato potrebbero cambiare molte cose.

Nei Comuni
Dai 38.860 elettori di Nettuno ai 936 di Rocca Massima cambia poco: tutti saranno chiamati a recarsi alle urne, dalle 7 alle 23 di oggi, per eleggere il futuro sindaco e il nuovo Consiglio comunale.
In totale, infatti, saranno gli abitanti di sette Comuni della provincia di Latina e di due centri della Città Metropolitana di Roma Capitale che confinano col territorio pontino che nei seggi si vedranno consegnare, insieme alla scheda rossa per le Europee, anche quella blu relativa alle Amministrative. Si tratta di Sermoneta, Rocca Massima, Roccagorga, Maenza, Prossedi, Monte San Biagio, Spigno Saturnia, Artena e Nettuno.
Proprio quest'ultima città, insieme a Spigno e a Sermoneta, esce da un commissariamento di oltre un anno, il più lungo dei tre citati; il più breve (poche settimane), invece, è quello di Sermoneta, che sarebbe comunque arrivata a scadenza di mandato in questa tornata elettorale.
In alcuni degli altri paesi, invece, gli attuali sindaci non hanno potuto o voluto ricandidarsi, mentre in altri ancora proveranno una riconferma.
Il sistema elettorale è lo stesso per otto dei nove Comuni al voto, visto che tutti questi hanno meno di 15mila abitanti. Solo a Nettuno, invece, si potrà votare con modalità diverse e, di conseguenza, se nessun candidato sindaco raggiungerà il 50% più uno dei voti espressi si andrà al ballottaggio fra i due competitor più votati, col ritorno alle urne già programmato per domenica 9 giugno.
L'incognita dell'affluenza
A "pesare" sulle elezioni amministrative, come ormai tristemente noto, sarà l'affluenza alle urne: l'auspicio è quello di vedere l'asticella alta, quantomeno in crescita rispetto alle precedenti elezioni comunali. A Nettuno, per esempio, nel 2016 al primo turno votarono 26.414 persone, pari al 67,94% degli aventi diritto; al ballottaggio la percentuale scese al 56,07%, visto che si recarono alle urne 21.800 votanti. A Sermoneta, invece, votarono 6.035 persone, ossia il 78,79% degli aventi diritto. A Rocca Massima, invece, alle urne andarono 829 persone, ossia l'86,81%. A Roccagorga i votanti furono 3.244, cioè l'82,97% del totale degli elettori. Anche a Maenza la situazione fu simile: 2.137 persone al voto, pari all'82,93%. A Prossedi, con 897 votanti, la percentuale fu del 74,63%, mentre a Monte San Biagio l'affluenza si attestò all'80,95%, visto che votarono 4.329 persone. A Spigno Saturnia, invece, votarono 2.012 persone, ossia il 66,16% del totale, mentre ad Artena raggiunsero le urne 8.366 persone, pari al 74,91% degli elettori iscritti nelle liste comunali.