Fiato sospeso per Matteo Adinolfi della Lega e Nicola Procaccini di Fratelli d'Italia. Mancano infatti i dati delle preferenze da Roma Capitale. I seggi capitolini non hanno ancora fornito al Viminale i dati dei voti di preferenza dei candidati. Per capire il livello dell'incertezza basti pensare che a Roma hanno votato 1.125.858 di elettori. Se moltiplichiamo per il massimo di tre preferenze ogni singola scheda, è facile immaginare che da questo scrutinio possono cambiare tantissime cose nel numero dei voti di preferenza di ogni singolo candidato. Adinolfi e Procaccini, al momento, coi dati del resto della Circoscrizione Italia Centrale, sono praticamente eletti. Perché nella peggiore delle ipotesi entrerebbero in luogo dei due leader nazionali, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che lasceranno lo scranno per rimanere in Parlamento in Italia (o almeno così dovrebbe essere).

Attualemente Matteo Adinolfi ha 29.859 preferenze, circa seimila più di Luisa Regimenti che lo segue. Nicola Procaccini ha invece collezionato 38.896 preferenze mentre chi lo segue, Fabrizio Ghera, ne ha 13.978. Il milione di voti di Roma dirà la parola definitiva. I due candidati, per scaramanzia, non festeggiano ancora.