"Il sindaco Coletta continua a trovare scusanti per la sua inconcludenza attaccando il centrodestra e dimenticando che è il centrodestra a rappresentare oggi la stragrande maggioranza della città di Latina e dell'Italia, come dimostrano non solo i sondaggi ma anche i recenti risultati elettorali". Lo afferma il portavoce di Fratelli d'Italia Gianluca Di Cocco che risponde così all'intervista rilasciata oggi dal sindaco di Latina Damiano Coletta a Latina Oggi.
"Il sindaco ha esaurito il consenso e con esso anche gli argomenti a sua disposizione per giustificare la sua incapacità di cambiare Latina, e dunque continua ad accusare in maniera spudorata il centrodestra di presunte illegalità. Ribadisco: se ha nomi e cognomi andasse in Procura in via Ezio, denunciasse i suoi sospetti. Altrimenti non sa di cosa sta parlando e preferisce sparare nel mucchio.
A proposito di sicurezza e legalità, temi a Coletta tanto cari, questi si esplicano anche mantenendo la città in uno stato decente. E invece, le strade sono un colabrodo, le spiagge non esistono più, l'ospedale è praticamente un ghetto, alcune aree della città sono nel degrado più totale, come dimostra ad esempio il caso del bar in area mercato andato a fuoco, il lungomare in piena stagione estiva è rimasto un mese e mezzo senza illuminazione. Per non parlare dell'urbanistica, dove Coletta continua a sostituirsi alla magistratura, cercando scheletri negli armadi, mantenendo un perfetto immobilismo, e dimenticando che il sindaco deve amministrare, per i reati ci sono i magistrati che sanno ben fare il proprio lavoro dall'alto della loro autonomia. Pensavo che almeno Coletta sfruttasse il rapporto con il suo amico Zingaretti per portare dei vantaggi alla città di Latina. E invece, sulla Pontina Coletta e Zingaretti cosa vogliono fare? Sulla sanità, sull'ospedale Goretti e sul rischio di ulteriore sovraffollamento dovuto alla chiusura dei PPI, Coletta e Zingaretti che intenzioni hanno? Sull'erosione delle coste, Coletta e Zingaretti si decidono a stabilire quante risorse e quali interventi fare? Sono domande su cui ancora la città non riceve risposte. I risultati di questa inconcludenza sono evidentemente un sentimento di frustrazione che portano il sindaco a scagliarsi contro il centrodestra, come se non fosse lui alla guida di questa città da oltre tre anni. Coletta farebbe meglio a farsi un'esame di coscienza.
"Se sta cercando un dialogo con PD e Movimento 5 Stelle è forse perché ha capito che da solo non gli riesce proprio nulla? Purtroppo questa sua inettitudine e questi giochetti politici li stanno scontando aziende e attività produttive, orfane ormai da mesi di un assessore in materia dopo le dimissioni di Giulia Caprì. Questa importante carica è diventata una poltrona da spartire evidentemente con i nuovi alleati. Un sindaco che ha spaccato una città, che ha mandato in fuga dirigenti e dipendenti comunali, che ha paralizzato la macchina amministrativa, che finge di essere civico cercando sostegni a sinistra altro non è che un superbo e un affabulatore. Ma i cittadini capiranno l'inganno in cui sono caduti nel 2016, e alle prossime elezioni siamo certi che riserveranno a Coletta il trattamento che merita".