«La Lega continuerà ad essere sui territori, tra la gente. Spiegheremo casa per casa quello che è accaduto in questi due mesi e faremo opposizione implacabile al Governo Pd-M5S». Claudio Durigon ha avuto il compito, oggi, di gestire la prima assemblea pubblica post crisi di Governo organizzata dalla Lega a Latina. In una sala più che gremita del circolo cittadino l'ex sottosegretario al lavoro ha illustrato i retroscena di queste settimane e ha risposto alle domande dei cittadini presenti, provando a chiarire dubbi e perplessità. Sì perché non tutti hanno compreso la scelta di Matteo Salvini di staccare la spina al Governo Conte, dal momento che ha prodotto la situazione che conosciamo oggi. Proprio da qui è partito Durigon, assicurando che «la decisione di Matteo Salvini non è stata autonoma. Era condivisa. Chi come me era nella squadra di Governo sa bene quanti no abbiamo dovuto subire dal Movimento 5 Stelle».
Con Durigon, ieri, c'era lo stato maggiore pontino della Lega. Il collega parlamentare Francesco Zicchieri, il deputato europeo Matteo Adinolfi, il senatore Umberto Fusco, il coordinatore provinciale Silviano Di Pinto e quello comunale Armando Valiani. E' stato Durigon a tenere il discorso più importante. Per prima cosa ha ricordato che «il Governo Lega -M5S è nato per il Cambiamento. Noi ci abbiamo creduto fin dall'inizio e devo confessarvi che fino alle elezioni europee avevamo lavorato abbastanza bene e con buona sintonia insieme al Movimento 5 Stelle. Ma dopo il voto qualcosa è cambiato». Il risultato delle Europee, con la Lega che sale nei sondaggi e il Movimento che crolla, cambiano le condizioni, secondo il racconto di Durigon. «Da quel momento, nei mesi di giugno e luglio, abbiamo notato un cambio drastico negli atteggiamenti di M5S verso la Lega. I pentastellati hanno iniziato a prendere le distanze su numerosi argomenti. A un certo punto abbiamo compreso che la loro strategia aveva un obiettivo preciso: colpire Matteo Salvini per farlo scendere nei sondaggi e quindi depotenziarlo». Ma ancora la Lega va avanti, nonostante si sia resa conto che l'atteggiamento dell'alleato non è proprio quello ideale. Siamo ai primi di luglio. «Lo strappo decisivo avviene nel Parlamento europeo. Non solo l'elezione della Von der Leyen come presidente della commissione, col voto di M5S insieme a Forza Italia e Pd e l'elezione di un esponente del Partito democratico a presidente del parlamento europeo. Il Movimento 5 Stelle ottiene anche il vicepresidente del Parlamento Ue, coi voti del Pd. Ecco, in quel momento si è consumata l'intesa tra le parti».
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Durigon: "L'accordo Pd-M5S nato a Bruxelles per abbattere la Lega"
Latina - Incontro pubblico della Lega al Circolo cittadino. Il deputato ha ricostruito gli avvenimenti delle ultime settimane e annunciato opposizione dura al Governo