La Lega inaugura il dibattito sulle amministrative a Terracina, fino ad oggi rimasto sottotraccia, ma che spinge alla porta. Con una nota il coordinatore locale Fulvio Carocci annuncia i gazebo anche in città per il 21 settembre, "dopo la manifestazione di Roma il giorno della fiducia del Conte Bis e dopo il grande successo di Pontida", per "ribadire ai cittadini che con la Lega al Governo si dice SI a Sicurezza, legalità e porti chiusi, alla flat tax per imprese e famiglie e ad un paese libero e forte". E poi passa alla questione locale, sulla quale pone subito "punti fermi imprescindibili". Va da sé che i paletti sono indirizzati a Fratelli d'Italia, il partito col quale ormai l'alleanza è spianata sia a livello regionale che amministrativo, ma che trova ostacoli proprio a Terracina, dove i rapporti sono tutt'altro che idilliaci. "Vogliamo una Terracina dove la priorità sia il servizio di assistenza domiciliare ad anziani e disabili piuttosto che all'accoglienza dei migranti", scrive Fulvio Carocci, "una città a fianco delle forze dell'ordine - senza se e senza ma - nel contrasto fenomeni di movida molesta, vandalismo e violenza quotidiana al decoro urbano, perché Terracina oltre che essere bella deve diventare una città "vivibile" per terracinesi e turisti".

La Lega ha anche una sua visione di sviluppo: "Una priorità, in una logica sostenibile, ma senza lacci ideologici pretestuosi propri della sinistra, l'unica risposta alla 'mancanza di lavoro' che opprime molte famiglie in questa città". Nessun patrocinio sarà dato, aggiunge la Lega, "per ospitare il Sofri di turno" mentre saranno da realizzare "senza alcuna esitazione il Teatro Romano e la riapertura della ferrovia".

Ultimo, ma non meno significativo, quel "mai con il Pd" che "per noi non è solo uno slogan ma un concetto molto chiaro da applicare sul locale quanto sul nazionale". Messaggio anche questo lanciato al Procaccini che invece in casa ha un rapporto con le forze moderate, a partire dal vicesindaco Roberta Tintari ma non solo. No, dice la Lega, a "soggetti provenienti dall'area di centrosinistra che con la maschera del 'civismo' magari vogliono provare governare applicando le fallimentari ricette della sinistra con i voti del centrodestra". Citando non a caso un esponente di FdI, Lollobrigida, la Lega conclude: "Per rifare il centrodestra chiediamo chiarezza, senza chiarezza sui temi e soprattutto sul posizionamento è un esercizio inutile parlare di reunion del centrodestra".