"Le attività consiliari stanno riprendendo, domani si riunisce la Capigruppo". A dirlo è il presidente del Consiglio comunale di Latina, Massimiliano Colazingari, a margine della nota diffusa nel pomeriggio dal centrodestra e il consigliere Matteo Coluzzi, dove gli stessi accusavano il presidente di aver cambiato le regole del Consiglio in modo arbitrario. "Le misure straordinarie disposte lunedì per disciplinare i lavori del Consiglio comunale e delle Commisisoni consiliari sono conseguenza del momento che stiamo vivendo e non c'è alcuna volontà di limitare l'attività istituzionale in maniera arbitraria - risponde Colazingari - Ci sono delle oggettive difficoltà tecniche che gli uffici stanno risolvendo e per le quali in parte è stata già trovata soluzione. Domani, infatti, si terrà per la prima volta in videoconferenza la riunione dei Capigruppo e auspico che già dalla prossima settimana possa verificarsi una graduale ripresa dei lavori consiliari, in particolare le Commissioni. Questo atto integrativo al regolamento non può non tener conto della straordinarietà del momento. Detto questo, parliamo comunque di un atto che è ovviamente soggetto a modifiche così come già previsto nella clausola di salvaguardia inserita nell'atto stesso. Alcune saranno apportate già dalla prossima settimana, una volta assicurate anche le implementazioni tecniche del caso. Come Presidente del Consiglio comunale, inoltre, sono assolutamente disponibile ad accogliere eventuali istanze dei Consiglieri affinché questo dispositivo, che ripeto ha un carattere assolutamente temporaneo e straordinario, possa essere il più condiviso possibile".

"Il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Colazingari ha inviato lunedì una nota ai consiglieri disciplinando le "nuove regole" di gestione del consiglio comunale. Alla lettura del documento si rimane sbalorditi per le limitazione dei diritti dei consiglieri. Una vera e propria sospensione della democrazia. In maniera del tutto arbitrale il presidente del consiglio potrà decidere quali ordini del giorno potranno essere differibili e inoltre vengono bloccate le commissioni non urgenti e le mozioni". A dirlo sono i consiglieri comunali di Latina di centrodestra insieme al consigliere Matteo Coluzzi. "Non è scritto da nessuna parte, come abbiamo fatto rilevare in una nota congiunta  firmata da tutti noi e indirizzata a Colazingari, che il presidente del consiglio possa limitare il lavoro del consiglio comunale in maniera del tutto arbitraria, soprattutto in un momento come questo in cui la politica deve unirsi per lavorare duramente per dare risposte ai cittadini. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso! Il sindaco Coletta  per mano del presidente Colazingari,  ci imbavaglia ancora una volta provando a renderci ulteriormente inermi con questo documento".

"Il DPCM non prevedeva modifiche al lavoro dei consiglieri comunali o una loro limitazione ma semplicemente la possibilità di far svolgere in videoconferenza le sedute. Per cambiare i regolamenti serve modificare il Tuel. Vorremmo capire quali fonti del diritto abbia consultato il presidente Colazingari per disporre queste modifiche. Sta forzando le regole facendo una evidente azione anti democratica. Ancora una volta assistiamo sbalorditi, come facciamo rilevare nella nota inviata a Colazingari, al tentativo di strumentalizzare qualcosa a fini elettorali nel tentativo di limitare il confronto e la dialettica tra le parti perpetrato da questa maggioranza. Invitiamo il presidente Colazingari a ritirare e modificare la nota al fine di garantire il regolare svolgimento del lavoro dei consiglieri comunali e salvaguardare l'importante  funzione degli eletti nel comune di Latina. In caso contrario valuteremo tutte le azioni necessarie a ripristinare le regole democratiche".

A firmare la nota: Alessandro Calvi, Giovanna Miele, Giorgio Ialongo, Matteo Coluzzi, Nicola Calandrini, Matilde Celentano, Raimondo Tiero, Andrea Marchiella, Massimiliano Carnevale, Vincenzo Valletta.

di: La Redazione