Troppi ragionamenti e pochi fatti. Il Comune di Latina targato Lbc non ha ancora preso provvedimenti concreti in favore di cittadini e imprese colpite dalla crisi economica legata al Coronavirus. I consiglieri dell'opposizione giudicano inadeguato questo comportamento e provano a spronare il sindaco Damiano Coletta e l'intera maggioranza nella speranza che finalmente qualcosa si muova. Perché per molti è già troppo tardi. 

"Dopo due mesi di lockdown appare evidente che una citta come Latina , che già viveva un arresto economico  e politico , oggi è davvero in uno stato disperato, anche perché i pochi pilastri su cui reggeva lo scambio di mercato oggi si trovano a fare i conti con qualcosa di mai visto, con una crisi enorme, sociale ed economica- affermano i consiglieri comunali Giovanna Miele e Matteo Coluzzi - Crediamo a questo punto che non si possa pensare di aspettare ulteriori riflessioni per dare supporto ai cittadini. Dal tavolo Patto per Latina è emerso quello che già pensavamo da tempo:  la politica deve acquisire il ruolo che ha perso in questa città:  deve pensare ed agire! E deve farlo in tempi brevi. Invece ci accorgiamo che il Sindaco Damiano Coletta e Lbc continuano a temporeggiare. Guardate che il tempo a disposizione è scaduto da un pezzo! I commercianti in queste ore hanno lanciato un disperato grido d'allarme denunciando l'immobilismo della politica".

 I due consiglieri alla critica aggiungono la proposta. Idee subito realizzabili che sono a loro dire indispensabili per aiutare chi si trova in difficoltà. "Per questo diciamo che ora ci vuole concretezza, non attendismo. Da parte nostra abbiamo dimostrato di essere propositivi , di essere pronti ad accogliere ogni invito, ma se ci rendiamo conto che non ci sono basi solide allora dobbiamo dire che siamo preoccupati. Le cose urgenti da fare sono almeno due: per prima cosa sarebbe opportuno  annullare la tassazione per i mesi in cui le attività commerciali sono state chiuse. E prevedere per i commercianti per l'intera durata delle chiusure , sospensione e rateizzazione dei pagamenti alla ripresa delle attività. E questo dovrebbe valere per Tari, Imu, Tosap, Cosap, ecc. Il Comune ha il dovere di ascoltare il grido d'allarme dei cittadini. Deroghe per l'ampliamento del suolo pubblico senza pagare per questo ampliamento.

Allo stesso tempo bisogna fare una mappatura puntuale di tutte le persone in difficoltà, delle nuove povertà e fare in modo che i Servizi sociali abbiano risorse sufficienti per garantire sostegno certo e congruo per ognuno. E bisogna diminuire i passaggi burocratici in modo da dare risposte celeri a chi ha bisogno di aiuti e sostegni. Non bastano tavoli e incontri, bisogna concretizzare con provvedimenti certi, come le autorizzazioni veloci per estendere l'uso del suolo pubblico e l'individuazione di aree idonee in città per permettere alle attività di lavorare secondo le prescrizioni di sicurezza. L'unico Patto per Latina utile per la nostra comunità è quello di mettere in campo con concretezza e rapidità determinate azioni. Chiediamo un immediato  incontro con sindaco e dirigenti  per dare seguito alle istanze dei commercianti in vista della riapertura delle attività nella Fase 2. Bisogna fare presto", concludono i consiglieri Giovanna Miele e Matteo Coluzzi.