Dopo il Partito Democratico è la volta dell'associazione âCambia Sabaudiaâ, pronta a scendere in campo per le prossime elezioni amministrative di Sabaudia. Al voto manca circa un anno, ma la politica locale è già in fermento e, qualora la situazione dovesse restare invariata, probabilmente ci saranno numerose liste a fronteggiarsi, la maggior parte delle quali di natura civica. Nella giornata di ieri il presidente di âCambia Sabaudiaâ Aldo Piccotti ha ufficializzato che l'associazione scenderà in campo con una propria lista. «La decisione â scrive in una nota â è stata presa per ridare fiducia alla gente che non crede più nella âmalapoliticaâ portata avanti in questi ultimi venti anni. La città â aggiunge Piccotti â ha assolutamente bisogno di essere rilanciata mediate un'amministrazione che operi con principi di onestà , correttezza e trasparenza degli atti, oltre che con programmi chairi, partecipati e condivisi, volti a creare sicurezza, posti di lavoro, economia diffusa, espansione turistica e tutela ambientale. In particolare questo ultimo punto â aggiunge il presidente di âCambia Sabaudiaâ - dovrà essere sviluppato tenendo conto delle potenzialità ambientali che il nostro territorio offre e che sono rimaste per lungo tempo abbandonate o non completamente espresse». Tra le priorità , anche la redazione di nuovi strumenti di pianificazione (Pua e Prg), anche per evitare una serie di contenziosi tra cittadini e amministrazione, «con danni economici â scrivono da âCambia Sabaudiaâ - subiti da entrambe le parti. Inoltre, questa situazione â puntualizzano â ha incrementato la sfiducia e la rabbia della popolazione, che ormai è arrivata a non credere più alla legalità degli atti amministrativi». âCambia Sabaudiaâ, dunque, ha iniziato la campagna elettorale, così come il Pd, che però deve già affrontare la prima grana. Il circolo di Rifondazione Comunista, infatti, non ha visto di buon occhio le dichiarazioni rese negli ultimi mesi dal segretario dem Pietro Piroli. «La deriva verso il centrodestra del Pd di Sabaudia - scrive in una nota Stefano Menin - ha fatto sì che alle scorse elezioni sia apparso impossibile per il circolo di Rifondazione trovare anche un solo punto di contatto e ha reso inevitabile per noi prendere le distanze. Infine, - conclude - per noi c'è la massima disponibilità ad aperture verso movimenti, liste civiche e realtà diverse dalla nostra, purché ci siano obiettivi condivisibili e una inattaccabile coerenza».
Elezioni amministrative, pronte già due liste
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