Per il Parco nazionale del Circeo i cinghiali rappresentano ancora un’emergenza. Nel corso dell’anno appena passato l’ente ha avviato in via sperimentale un piano di cattura per duecento esemplari, al fine di ridurre il numero di capi presenti sul territorio, ormai troppi. Anche perché questi animali rappresentano un problema sia per quanto riguarda la biodiversità, sia per le coltivazioni e anche per la circolazione stradale. Perché spesso, essendo affamati, si spingono anche nel centro abitato e lungo le arterie di collegamento principale. Motivo per cui nella relazione ambientale allegata al Piano del Parco - per il quale è in corso la valutazione ambientale strategica - si torna a parlare dell’emergenza cinghiale. Continuando dunque sul solco già tracciato con quanto è stato fatto nel 2016. Il Parco nazionale del Circeo a fine dicembre ha pubblicato gli atti per la manifestazione d’interesse di ditte intenzionate a occuparsi del cinghiale e anche del progetto di conservazione della lepre italica. «Alla data odierna - si legge in un avviso datato 18 gennaio - sono pervenute più di sei offerte». Motivo per cui, trattandosi di procedura negoziata, si procederà con l’estrazione per determinare i sei operatori da invitare.