08.07.2023 - 11:46
La depurazione delle acque e la sostenibilità ambientale sono due delle priorità nell'azione di Acqualatina Spa, società gestore del servizio idrico nell'Ambito territoriale ottimale 4.
INVESTIMENTI NELLA DEPURAZIONE NELL'ATO 4
Acqualatina è attiva sulla depurazione sin dall'inizio della gestione.
Ad oggi sono circa 62 i milioni di euro investiti nella depurazione, e 50 quelli per la fognatura, su oltre 316 milioni totali.
Dunque, in totale circa il 36% del totale investito dalla Società.
Questi interventi hanno permesso di trasformare la depurazione in un fiore all'o cchiello del territorio.
Nel 2002, anno di presa in gestione, solo 7 erano provvisti di autorizzazione allo scarico, mentre oggi il 100% dei 68 depuratori è a norma e, ormai da diversi anni, si è entrati a regime col necessario ottenimento o rinnovo dell'autorizzazione allo scarico.
DEPUR AZIONE E SOSTENIBILITÀ
Dalla qualità delle acque reimmesse in natura al progetto SARI, fino al supporto nell'ottenimento delle Bandiere Blu, ogni attività del gestore si inserisce in un più ampio piano improntato alla valorizzazione territoriale e alla sostenibilità ambientale e sociale.
QUALITÀ ACQUA IN USCITA DAI DEPURATORI E ANALISI DELL'ACQUA
Il sistema di autocontrollo si aggiunge ai controlli effettuati e previsti per legge a cura degli Enti preposti.
L'autocontrollo viene realizzato grazie ai laboratori Acqualatina di Gaeta (acqua potabile) e Latina Est (per le acque reflue), che hanno ottenuto l'accreditamento Accredia per la norma ISO 17025 che esprime i "Requisiti generali per la competenza dei labora tori di prova e di taratura".
Il percorso di accreditamento di Accredia coinvolge ogni singolo parametro analizzato e, dunque, prevede un iter lungo e complesso.
Ecco perché i laboratori vengono sottoposti a una serie di controlli periodici che monitorano il costante rispetto dei requisiti tecnici e Nelle immagini, alcuni passaggi delle riprese RAI sul progetto SARI di Acqualatina del sistema di gestione.
La Società esegue analisi su circa 30mila parametri l'a nno, per le acque depurate, alle quali si aggiungono quelle di routine effettuate dall'ARPA.
BANDIERE BLU Il rispetto dei limiti allo scarico delle acque in uscita dai depuratori è, tra l'altro, uno dei principali fattori che, da anni, contribuisce all'assegnazione, nel nostro territorio, delle uniche Bandiere Bludi tutto il litorale laziale.
Primato confermato anche nel 2023 con Anzio, Fondi, Gaeta, Latina, Minturno, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga e Terracina.
La Bandiera Blu è un riconoscimento istituito nel 1987, anno europeo per l'ambiente, e conferito dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località costiere europee che soddisfano una serie di criteri di qualità per le acque di balneazione.
Tra questi, di particolare rilevanza è la qualità delle acque depurate restituite alla natura.
IL PROGETTO SARI
Acqualatina è parte del progetto nazionale di sorveglianza sulla circolazione del Sars-Cov2 denominato SARI (Sorveglianza Ambientale Reflue in Italia), che vede il coordinamento tecnico-scientifico dell'Istituto Superiore di Sanità, delle Regioni e delle Arpa territorialmente presenti.
Da un punto di vista tecnico, Acqualatina agisce su due filoni paralleli: •Il prelievo di campioni di acque reflue in entrata ai depuratori, per la loro analisi e l'i ndividuazione tempestiva di eventuali tracce del virus, a supporto degli studi epidemiologici nazionali e per l'a t t i v azione preventiva delle strutture sanitarie •La disinfezione da inquinanti batterici e virali delle acque reflue depurate in uscita dagli impianti, per il contrasto alla diffusione di Sars-Cov-2 Nell'ambito di tali attività, inoltre, l'Istituto Superiore di Sanità ha istituito un tavolo tecnico di rilievo nazionale coinvolgendo le parti interessate e funzionali al processo.
Acqualatina è parte attiva di questo tavolo e, per tale motivo, è divenuta protagonista della narrazione dell'impegno profuso da tutti i gestori idrici italiani nel supportare questo importante progetto dal grande valore collettivo.
Tecnologia di funzionamento dei depuratori
Per la maggior parte, i processi di depurazione sono a fanghi attivi a biomassa sospesa; solo in alcuni casi, sono a biomassa adesa (caso particolare: il depuratore di Itri, che lavora con sistema misto in cui la biomassa è sia sospesa che adesa grazie alla tecnologia cosiddetta MBBR).
I diversi impianti di depurazione sono progettati per abbattere le diverse sostanze inquinanti tipiche di un refluo di origine civile (prevalentemente a base di carbonio, azoto e fosforo), in relazione alle prescrizioni per lo scarico.
In alcuni casi è assicurato un abbattimento del carico inquinante ben oltre i limiti tabellari dettati dalla norma, al fine di tutelare mare, laghi e canali che si trovano in aree di particolare pregio o sensibilità (come isole, coste, aree protette).
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