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Il fatto

Auovelox, la Cassazione: «Erano legittimi»

La Corte Suprema ha annullato il pronunciamento del Tribunale di Latina: lo stesso vale per i cartelli di segnalazione

Auovelox, la Cassazione: «Erano legittimi»

Anche se sono stati rimossi a fine 2021 su richiesta di Anas, gli autovelox che erano stati posizionati intorno al chilometro 9 della NSA 255 dell’Abbazia di Fossanova erano legittimi così come erano in regola i cartelli di segnalazione. Lo sancisce la sentenza pubblicata nei giorni scorsi dalla Corte Suprema di Cassazione. La Seconda sezione presieduta dal Giudice Lorenzo Orilia ha infatti annullato il pronunciamento del Tribunale di Latina che, di contro, aveva accolto il ricorso di una ditta ciociara contro le sanzioni ricevute proprio in seguito alle rilevazioni effettuate dalle apparecchiature che funzionavano in modalità tutor. I fatti in giudizio risalivano al 2015 mentre la sentenza di Latina, che annullò la sanzione, si basò sulla presunta inadeguatezza del segnale che annunciava la presenza di un sistema elettronico di rilevamento della velocità, mancando esso delle indicazioni che il controllo sarebbe stato eseguito mediante la misurazione della velocità media, era del 2020. Ecco, la Cassazione respinge il ragionamento richiamando la priorità che l’indicazione di un dispositivo di rilevamento c’era ed era pure visibile. Ciò che decise Latina viene quindi cassato e la sentenza rinviata di nuovo al Tribunale di Latina. Tale giudizio rende giustizia all’operato del Comune che fortemente volle quell’autovelox. A commentare l’esito positivo del ricorso, curato dall’avvocato David Di Micco, è l’assessore al Bilancio Gianni Celani: “Per la prima volta, la Cassazione si è espressa in merito alla segnaletica utilizzata nel controllo della velocità media grazie al ricorso presentato dal Comune di Sonnino. La sentenza della Cassazione (n. 19377 del 14 maggio 2024) ha stabilito che l’obbligo di segnalazione della presenza di apparecchi di rilevamento della velocità si limita alla presenza di un cartello che avverte gli automobilisti del controllo elettronico della velocità, senza ulteriori specificazioni sul tipo di rilevamento. Questa pronuncia rappresenta un precedente importante per tutti i Comuni italiani. Una sentenza che farà giurisprudenza in Italia, definendo chiaramente che l’avviso generico del controllo elettronico della velocità è conforme alla normativa e non necessita di dettagli specifici sul tipo di misurazione. A nome dell’Amministrazione esprimo profonda gratitudine per la dedizione e la professionalità dimostrata dall’avvocato Di Micco”. Intanto, da ormai tre anni, su quella strada non ci sono più deterrenti all’alta velocità mentre la lista degli incidenti che dimostrano come sarebbero utili, continua ad allungarsi.

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