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Tennis, Australian Open

L'Italia sorride grazie a Sinner, Sonego e Musetti

Il numero uno del mondo perde un set, il piemontese vince al quinto, bene la Paolini, eliminato Berrettini

L'Italia sorride grazie a Sinner, Sonego e Musetti

La carica di Lorenzo Sonego

L'Italia del tennis continua a sorridere agli Australian Open in corso di svolgimento a Melbourne. Nella mattina italiana di giovedì 16 gennaio, lo ha fatto con il torinese Lorenzo Sonego, uno che difficilmente molla un match prima del previsto. Così è stato anche contro il talentuoso brasiliano, Fonseca, proveniente dalle qualificazioni, ma al quale in molti già hanno affibiato l'etichetta di "giovane Sinner". Sonego, però, non ha lasciato nulla al caso, ha retto sino alla fine e ha finito per imporsi in cinque set: 6/7 6/3 6/1 3/6 6/3. Qualche patema d'animo, invece, per il numero uno del tabellone e del torneo, Jannik Sinner. Il campione uscente degli Australian Open, opposto sulla "Rod Laver Arena" al giocatore di casa, la wild card Schoolkate, perso il primo set con il punteggio di 6/4, ha finito per regolare il "canguro" in quattro dopo due ore e 46' di gioco: 4/6 6/4 6/1 6/3 il punteggio finale. Terzo turno, dunque, per Sinner e Sonego. Nulla da fare, invece, per il capitolino Matteo Berrettini, che sulla "John Cain Arena" è stato sconfitto in quattro set, dopo una battaglia di tre ore e 27', dal danese Rune, numero 13 del seeding. C'è da dire che Berrettini ha avuto diverse chance per portare il match al quinto set: ha fallito due setpoint sul 6/5 del quarto set, è andato avanti 5/2 con due servizi nel tie break dello stesso set, prima di perderlo: 7/6 2/6 6/3 7/6 il punteggio finale in favore di Rune. Terzo turno anche per Lorenzo Musetti, che all'alba italiana di giovedì 16 gennaio ha superato in tre set (7/6 7/6 6/2 lo score) il canadese Shapovalov. Nella tarda mattinata italiana è arrivata la qualificazione al terzo turno del singolare femminile anche della numero 4 del mondo e del tabellone, Jasmine Paolini. L'azzurra ha lasciato la miseria di cinque giochi (6/2 6/3 lo score) alla messicana Zarazua.

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