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Tennis, Australian Open

Sinner va come un treno, tre set a zero a De Minaur ed è in semifinale

Prova di forza del numero 1 del mondo che ora affronterà Shelton che ha sconfitto Sonego

Una macchina da guerra, di quelle che non falliscono mai. La mattinata italiana di un mercoledì datato 22 gennaio e sino, quasi, all’ora di pranzo (12.16, ndr) , ci ha regalato il miglior Jannik Sinner di questa edizione degli Australian Open. Sulla “Rod Laver Arena”, al cospetto dell’australiano De Minaur, non c’è stata storia. Tanta, troppa la differenza di valori espressa dal campo. Il numero 1 del mondo ha letteralmente passeggiato sul suo avversario, che ad un certo punto, rivolgendosi al proprio angolo, è sembrato quasi sconsolato, come a dire: “ma cosa posso fare”. Nulla, perché dall’altra parte Sinner ha finito per fare davvero il bello e cattivo tempo: 6/3 6/2 6/1 in 1h e 48’ e quinta semifinale in una prova dello Slam negli ultimi 7 giocati. “Oggi sentivo tutto e in giornate come questo, quando ottieni il break all’inizio di ogni set, diventa tutto facile. Lui è un grande competitor, sapevo che eravate qui per incitarlo, siete stati molto corretti - le parole di Jannik Sinner, al termine del match, al microfono di Jim Courier - Dal punto di vista generale, soprattutto quando sei giovane, recuperi molto in fretta. A me piace dormire, ho cercato di riposare il più possibile dopo quanto successo contro Rune. Ho palleggiato un pochino nella giornata di ieri (martedì, ndr) e con un team molto esperto come il mio, che sa quello che deve fare, mi sono sentito bene. Questa mattina (mercoledì, ndr) mi sono svegliato bene ed è andato tutto per il meglio”. Ora in semifinale la sfida allo statunitense Shelton che, all’alba italiana di un nuovo giorno di gennaio, il 22 per l’esattezza, ha dovuto sudare non poco per avere ragione di Lorenzo Sonego, dominato in quattro set dopo 3h e 50’ di gioco: 6/4 7/5 4/6 7/6 il punteggio finale in favore del tennista “stelle e strisce”

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