Calcio, Europa League
10.04.2025 - 20:47
Un duello a centrocampo con Guendouzi protagonista
Bodo/Glimt-Lazio 2-0
Bodo/Glimt (4-3-3): Halkin; Sjovold, Gundersen, Bjortuft, Bjorkan; Evjen, Berg, Saltnes (41'st Fet); Blomberg (42'st Maatta), Hogh (36'st Helmersen), Houge. A disp.: Faye Lund, Brondbo, Nielsen, Moe, Sorli, Hansen. All.: Knutsen.
Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gila, Romagnoli, Hysaj (1'st Lazzari); Guendouzi, Vecino; Isaksen (35'st Tchaouna), Pedro (19'st Castellanos), Zaccagni (35'st Noslin); Dia (1'st Dele-Bashiru). A disp.: Furlanetto, Provedel, Gigot, Noslin. All.: Baroni.
Arbitro: Oliver (ENG)
Assistenti: Burt e Mainwaring (ENG)
Quarto ufficiale: Madley (ENG)
Var: Gillett (ENG)
Avar: Attwell (ENG)
Reti: 2' e 25'st Saltnes,
Note: ammoniti Zaccagni, Castellanos, Romagnoli. Angoli 1-4. Recupero: 3'st.
Bodo (Norvegia) – Servirà un'impresa alla Lazio giovedì prossimo, 17 aprile, per passare il turno e guadagnare la semifinale in questa Europa League, al momento complicata da un secondo tempo a dir poco imbarazzante, con il Bodo/Glimt a fare il bello e cattivo tempo e a vincere meritatamente l'andata dei quarti di finale: 2-0 il finale. A tenere in piedi i biancocelesti, le parate di Mandas, capace di neutralizzare in due occasioni, soprattutto l'ultima in pieno recupero su conclusione ravvicinata di Bjortuff, la possibile rete del 3-0 che avrebbe complicato ulteriormente i piani di rimonta della squadra di Baroni.
La partita – Primi 15' di chiara marca norvegese, con la grande occasione al 6' di Hauge sul cui destro a giro sul palo di sinistra era bravo Mandas a distendersi e a deviare in angolo. Altri otto giri di lancetta ed era Hauge a provarci, ma senza impattare bene con il suo sinistro. La Lazio, a questo punto, trovava modo e tempo per “addomesticare” il sintentico dell'Aspmyra, ma al 32' erano ancora i padroni di casa ad andare vicini al vantaggio con lo stesso Hauge, che però apriva troppo il piatto destro, spedendo il pallone clamorosamente a lato. Il tempo di andare dall'altra parte e Isaksen che, lanciato in contropiede, arrivava dentro l'area, ma senza trovare il tempo per calciare alla sua maniera, centrando in pieno Gundersen: lo stesso giocatore danese, nell'occasione, reclamava un calcio di rigore per un presunto fallo di mano dello stesso difensore del Bodo. Al 37', sugli sviluppi di un angolo calciato da Zaccagni (unico ammonito nei primi 45'), era Marusic a colpire di testa in area, pronta la respinta di Haikin.
La ripresa – Baroni si giocava subito due cambi: dentro Lazzari e Dele-Bashiru, furi Hysaj e Dia. Due minuti, però, ed il Bodo passava in vantaggio: Hauge imbeccava in area Saltnes che non aveva difficoltà a battere Mandas. Nonostante l'entrata in campo di Castellanos, la Lazio continuava maledettamente a soffrire e al 25' sull'asse Hauge-Saltnes, portava alla doppietta, con un delizioso pallonetto, dello stesso giocatore. La Lazio si faceva vedere con le conclusioni, entrambe sopra i pali di Halkin, di Vecino prima e nel finale di Tchaouna, prima della grande occasione per il 3-0 fallita, come detto, da Bjortuff.
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