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Calcio, la presentazione

Gasperini: "Juventus? Avevo già dato la mia parola alla Roma"

La presentazione a Trigoria del nuovo allenatore giallorosso

Gasperini: "Juventus? Avevo già dato la mia parola  alla Roma"

Gasperini e Ranieri

"Juventus? Avevo già dato la mia parola alla Roma e pensavo che questa fosse la strada giusta, nonostante tutti i rischi che mi vengono continuamente citati. Ho sempre pensato che questa piazza potesse darmi la possibilità d'incidere. Era quello che cercavo e di cui avevo bisogno e ho la convinzione forte di aver fatto la scelta giusta". Così Gian Piero Gasperini, nuovo allenatore della Roma, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico di martedì 17 giugno. Poi Ranieri: "Mi avete dato del bugiardo quando dissi che Gasperini non era in lista. Io lo contattai e lui mi disse: `Perché no?!`Ma non era definitivamente lui l'obiettivo, poi i Friedkin lo hanno scelto perché ha fatto sempre bene. Riesce a cambiare la fisionomia dell`atleta. Gasperini sa delle difficoltà sul mercato, per questo abbiamo detto che servirà tempo. Gasperini è stato chiamato per iniziare qualcosa che porterà i suoi frutti. Lui è forte, schietto, dice le cose a brutto muso. Capisco il vostro lavoro, è difficile e siete bravissimi. Ora ci direte chi sarà il nuovo DS. Gian Piero, grazie". Così Claudio Ranieri ha introdotto Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore della Roma. "Era antipatico anche a me, gliel'ho detto. Tra i tanti nomi, ho fatto il suo: Roma ha bisogno di un personaggio forte, che vuole migliorare. Non sarà facile, per questo gli diamo un anno per farsi capire. Serve pazienza. Il mio rapporto sarà di un amico che sta in disparte e se serve proverà a risolvere le emergenze". La trattativa con Gasperini: "Ci siamo sentiti, c`è stata apertura da parte sua, poi a fine campionato ci siamo sentiti di nuovo. Ci siamo incontrati a Firenze... è noto. C`è stata subito sintonia, è motivato ed entusiasta. Sono contento e soddisfatto. Bisogna lavorare, ci sarà un cambio di mentalità. Io sono stato un fratello maggiore per la squadra, li ho stimolati senza accusare nessuno. Con alcuni ci sono riuscito, con altri meno. Fa parte del ruolo. I calciatori vogliono una persona schietta come Gasperini." Le aspettative per i prossimi tre anni: "Andare in Champions, poi il campionato. Ma ora siamo alla base, in una nuova nascita. IFriedkin hanno speso tanto e vogliono farlo ancora. Stanno andando avanti sullo stadio. Si vuole portare il brand Roma in alto. Questo ci ha fatto innamorare." Le richieste a Gasperini: "Di fare Gasperini... Percassi dopo il quarto anno chiedeva sempre la salvezza, noi partiamo da un livello più alto e gli chiediamo di fare bene. I tifosi si identificheranno, ci vorrà tempo. Se andavamo in Champions, avremmo incontrato tutte grandi squadre e non siamo pronti per questo. Ma siamo agguerriti per l`Europa League. Mi auguro un bel percorso. Uniti, con la consapevolezza di dover ingoiare amaro.Ho detto a Gasperini che i tifosi vogliono vedere la squadra combattente anche nel perdere." La questione Nazionale: "Si è detto tutto, rispetto l`Italia ma sono della Roma." E sul Fair Play Finanziario (FFP): "Ci sono dei paletti, da cui dobbiamo rientrare, ma sono sicuro che ci riusciremo. Dal 2026 potremo operare con più serenità. Io sono fiducioso, ci sono due mercati in cui bisogna stringere i denti. Ci sono squadre che spendono tanti milioni per ragazzi, noi non possiamo farlo.Dobbiamo fare il meglio possibile, parlo per il calcio italiano."

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