L'evento
30.07.2025 - 15:19
Foto Giorgio Scala e Andrea Masini / DeepBlueMedia.eu
Due medaglie d'oro, quelle mai conquistate prima di un mercoledì 30 luglio da leoni, dall'Italia ai mondiali di nuoto. Il primo oro è arrivato. Chiara Pellacani e Matteo Santoro battono i cinesi Zilong Chen e Yajie Li, vincono la finale mondiale del sincro misto trampolino ed entrano nella storia. Gli azzurri ma tra di loro si considerano fratelli perchè sono cresciuti insieme conducono una finale perfetta e trionfano con 308.13; più forti degli australiani campioni uscenti Cassiel Rousseau e Maddison Keeney argento con 307.26 e soprattutto dei cinesi che non vanno oltre i 305.70. Il secondo oro è arrivato da Simone Cerasuolo, pronto a far saltare il banco: è il nuovo re dei 50 rana e rompe l'incantesimo dell'Italnuoto d'argento. Strepitosa la gara del 22enne romagnolo - tesserato per Fiamme Oro ed Imolanuoto e cresciuto da Cesare Casella - reattivo allo start (0.62), per poi inserire le solite frequenze potenti e veloci per staccare la concorrenza dai venticinque metri; tutto perfetto e crono di 26"54 che per un centesimo non vale il primato personale ma poco importa: c'è spazio solo per la gloria. Annichilita la concorrenza e in particolare quelli che potevano i favoriti della vigilia: il russo sotto bandiera neutrale Kirill Prigoda secondo in 26"62 e soprattutto il cinese Qin Haiyang - oro a Fukuoka 2023 - che dopo aver condotto fin dal primo turno, nell'atto conclusivo non va oltre il bronzo in 26"67. L'Italnuoto aggiorna il capitolo della sua storia, perché resta sul podio iridato dopo l'argento di Nicolò Martinenghi a Doha 2024 ma festeggia il primo oro nella specialità, che nel 2028 sarà inserita nel programma olimpico, nonché quinta medaglia complessiva (1-3-1). "Dedico questa vittoria a mia madre, che mi ha portato in piscina, a mio padre e a mio fratello che mi sostengono da sempre - racconta Simone argento europeo a Roma 2022 - Io non ho mai mollato nei momenti di difficoltà ed è sempre stato questo il mio mantra. Sapevo che oggi avrei potuto vincere, perché nei 50 è importante essere veloci". Commosso la roccia Cerasuolo: "Ieri sera ho chiamato mio padre e lui mi ha sostenuto, spinto, dicendomi che se ero veramente forte dovevo farcela. Il mio sogno è sempre stato di poter gridare di essere campione del mondo: ce l'ho fatta. Il nuoto è la mia passione, la mia vita. Io ho dedicato tutto a questo sport. Un grazie ovviamente lo rivolgo alle società, alla Federazione Italiana Nuoto per il costante impegno. Un pensiero e una dedica anche alla mia fidanzata che per me rappresenta un grande supporto".arrivato da
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