Muri che si alzano, terrazzi che si allargano e pedane che invadono il suolo pubblico. Non sempre i lavori sono a norma, anzi il fenomeno è più diffuso di quanto si possa pensare. A delineare un quadro della situazione sono i numeri della polizia locale che nei tre mesi di ottobre, novembre e dicembre, dal centro alla periferia indistintamente ha rilevato 32 infrazioni. Dieci al mese, e sono solo quelle scoperte dagli agenti del comandante Fernando Di Crescenzo. Quello che spaventa è il sommerso. I controlli hanno riguardato in molti casi il centro cittadino, dove non ci si aspetterebbe opere abusive visto che le opere sono sotto gli occhi di tutti. Ma basta spostarsi nelle campagne per trovare una vera e propria fiera degli abusi edilizi. Le zone sono le solite, difficili da controllare, isolate, interne come i residence. Troviamo via La Neve, via Badino vecchia, Borgo Hermada, e ancora via Ceccaccio, La Fiora, piazza Palatina o Porto Badino. Località in cui l’abusivismo fa rima con sanatoria e dove lo sviluppo urbano avanza a macchia di leopardo.