Adesso sono isolati per davvero. Niente più contatti con l'esterno per i residenti di Campo Soriano. Sembra di stare nel Medioevo e invece no, siamo nel 2016 e una parte della popolazione che vive nel Comune di Terracina, ai confini con Sonnino, è completamente isolata dal resto del mondo. Venerdì scorso, durante uno dei temporali che hanno imperversato per tutta la scorsa settimana, un fulmine ha definitivamente bruciato la cabina che diramava gli allacci alle linee telefoniche fisse. Per capirsi, la linea Telecom. Da quel dì, i residenti e le attività commerciali sono senza rete. Un problema che gli stessi cittadini, che sono abituati a disagi di questo genere, considererebbero solo parzialmente serio, se non fosse che per chi vive in collina, anche il campo del telefono cellulare è una vera rarità.

La questione non è nuova. Anzi, diremmo che è antica e, cosa ancor più grave, è arcinota. Stavolta, però, pare che il guasto sia più serio e richieda un intervento più profondo. Per ora, le attività commerciali e i residenti si affidano ai lavori di riparazione, che si spera arrivino a breve. In collina sono abituati ai problemi dovuti ad incendi che abbattono i pali telefonici o ai temporali, ma così si rischia l’isolamento completo. Senza linea, al giorno d'oggi, si è fuori dal mondo. Niente Internet per gli studenti o per le attività commerciali, niente prenotazioni online in agriturismi e trattorie, niente e-mail di lavoro, niente telefonate da fare o ricevere, per urgenze, segnalazioni, soccorsi.

Un disagio che si aggiunge agli altri, in parte fisiologici per la collocazione geografica, come le strade dissestate, la rete idrica mancante, i trasporti insufficienti. Resta che nel 2016 una situazione del genere resta inaccettabile. Le emergenze sono emergenze, ma a Campo Soriano urgono soluzioni a lungo termine. Ad esempio, ci si chiede che fine hanno fatto gli investimenti rivolti ai territori in “digital divide” che includono anche la zona di Campo Soriano. Lo stanziamento è del 2013, era stato presentato dagli operatori delle Telecomunicazioni, veicolato dalla Regione per 5,7 milioni di euro del Ministero dello Sviluppo economico. Per ora, ci dicono, c'è solo una cabina.