Spuntano ancora reperti di origine romana dal ventre della terra. Dopo la scoperta delle colonne romane in piazza Municipio durante i lavori per creare un punto di accesso al cantiere del teatro romano (nei giorni scorsi è affiorato anche un capitello), all’inizio della settimana nuove preesistenze sono comparse in campagna. Precisamente si tratta di un ritrovamento nella zona di San Silviano, ben nota agli archeologi. Durante i lavori ad una conduttura del gas all’incrocio tra via Briccicheto e via San Silviano, gli operai si sono imbattuti in alcuni resti romani che fanno pensare a testimonianze di un complesso tombale distrutto. Il cantiere era stato già attenzionato, un archeologo della Soprintendenza ha effettuato il sopralluogo e sta procedendo ai rilievi per contestualizzare i ritrovamenti, sarà poi la responsabile dottoressa Nicoletta Cassieri a decidere il da farsi insieme al direttore del museo, l’archeologo Pietro Longo. Per ora si sa soltanto che il cantiere è stato sospeso. I reperti sono spuntati da un fosso di competenza del consorzio di Bonifica, che confina con un terreno privato. Dai sopralluoghi si capirà se qualcosa dovrà essere “salvato”, o si procederà - come accaduto anche in altri casi - a proteggere e ricoprire tutto.