La conoscenza di quanto è accaduto e accade al Monte Cucca, rispetto ai suoi movimenti franosi, e di riflesso alla sottostante rete ferroviaria che collegava un dì Terracina a Fossanova fino a giungere a Roma Termini, interrotta da oltre 4 anni, e lâessere informati su ogni singola attività di Regione Lazio e Rete Ferroviaria Italiana, gli enti che si dovrebbero attivare per la riapertura della tratta ferroviaria e la sistemazione idrogeologica della montagna, è cosa buona e giusta. Lo afferma la responsabile politica del movimento "Sì Cambia" Gina Cetrone.
"Reputiamo inoltre importante e strategico - aggiunge - il lavoro di pressione che sta svolgendo in Regione Lazio il consigliere latinense del Partito Democratico, Enrico Forte e il presidente di A.La Sociale. Ma sarebbe cosa buona e giusta prendere atto dellâattuale realtà fisica dei luoghi che erano attraversati dallâex âLittorinaâ, a partire proprio dallâimmobile di quella che fu la stazione ferroviaria terracinese, dove lo scenario è quello che le foto hanno immortalato soltanto qualche giorno fa. Per questa ragione, nellâattesa delle grandi e irrevocabili decisioni che verranno (non sappiamo quanti anni ci vorranno ancora) che determineranno il futuro della stazione ferroviaria, lâottima amministrazione comunale dovrebbe attivarsi per una pulizia generale dei binari dal âPolo dei Trasportiâ al secondo passaggio a livello e alla relativa bonifica di questi luoghi a vegetazione infestante. Infatti, i binari da anni sono diventati il regno incontrastato di animali, più o meno domestici, e contestualmente formato una enorme discarica abusiva da parte di cittadini indegni di residenza civile".
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