L’adesione allo Sprar (il sistema di accoglienza e integrazione finanziato dal governo) rischia di trasformarsi in una bomba di impopolarità per il sindaco Nicola Procaccini. Sui social si susseguono i commenti di cittadini scontenti all’idea di accogliere profughi, nonostante la giunta stia scegliendo la strada più indolore per sbrogliare la matassa dell’accoglienza. Fa discutere però l’intervento del vicesindaco Roberta Tintari, che nel difendere il pragmatismo della giunta dalle critiche dell’alleato Noi con Salvini, accusa il sistema nazionale portato avanti dal governo, indicando i responsabili nel Pd e Ncd.

Sul caso è intervenuto il segretario provinciale Salvatore La Penna che definisce «profondamente scorretto da parte della vicesindaca riferirsi al Pd e ad altri partiti politici come ‘primi responsabili delle situazioni di disagio, degrado e loschi traffici che si verificano intorno al fenomeno migratorio in Italia’». Una speculazione su polemiche locali, dice La Penna, «quanto di più lontano dal senso di responsabilità e realismo che la stessa vicesindaca rivendica». Il segretario ammette i condividere «pur in parte i contenuti e il merito» della posizione dell’esecutivo Procaccini, ma «scaricare sulle forze di opposizione i problemi che derivano dalla coabitazione in maggioranza con forze che dimostrano ben altra sensibilità è una scorciatoia facile». «I compagni di strada si conoscevano fin dall’inizio», aggiunge La Penna riferendosi alle frizioni in maggioranza, e aggiunge poi di auspicare che Tintari possa «correggere il tiro e rimediare ad una caduta di stile che aveva l’obiettivo di delegittimare l’opposizione consiliare utilizzando con ingiustificato sensazionalismo argomenti propagandistici».

La Penna garantisce anche la collaborazione del Pd locale «con rigore e serietà, alla risoluzione dei problemi che investono la comunità».