Il caso
25.06.2024 - 22:00
Potrebbe sembrare una rappresentazione del teatro dell’assurdo ciò che sta avvenendo nel processo avviato dall’ex consigliere Modesto Sportiello contro l’ex sindaco Gerardo Santomauro in relazione ad un pasticcio sulle concessioni di ormeggi sull’isola di Ventotene. Infatti il procedimento iniziato con le contestazioni a Santomauro ha trasformato Sportiello da parte offesa ad indagato. L’avviso di chiusura delle indagini è stato depositato ieri dal pubblico ministero Alfredo Mattei. Scrive la Procura di Cassino che Modesto Sportiello «con querela depositata il 17 febbraio 2021... incolpava, pur sapendoli innocenti, Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo, Aurelio Matrone, Ermanno Taliercio, Lucio Nicolella, Umberto Matrone, Valerio Carlin, Antonina Rodà, Francesco Romagnoli dei reati di falso ideologico e di abuso d’ufficio asseritamente commessi mediante le contestazioni dell’incompatibilità del prevenuto alla carica di consigliere comunale... nonché attraverso le emissioni di una serie di provvedimenti volti alla decadenza e/o revoca delle concessioni demaniali-marittime... mentre in realtà, i reati ipotizzati erano insussistenti, atteso che dette autorizzazioni devono ritenersi materialmente ed ideologicamente false». In seguito a quella querela di Modesto Sportiello gli ex amministratori denunciati sono imputati nel procedimento sulle autorizzazioni demaniali e le cause di decadenza di Sportiello medesimo. Quest’ultimo negli stessi atti di accusa del pubblico ministero risponde di falso anche per aver «fatto uso di tre autorizzazioni false, apparentemente emesse e sottoscritte da Giuseppe Assenso nella qualità di sindaco pro tempore (negli anni precedenti ai fatti oggetto di verifica ndc) e depositate nell’ambito dell’istruttoria relativa a due procedimenti amministrativi» instaurati da Sportiello nei confronti del Comune di Ventotene. Quelle azioni legali furono poi alla base della contestata incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di controparte, il tutto legato ad una concessione su demanio marittimo. Come si sa lo scontro feroce circa la incompatibilità di Sportiello portò dapprima alle denunce dello stesso in Procura (che oggi si contestano come false) sia ad una crisi politica e amministrativa finita con la nomina di un commissario straordinario dell’isola. E’ una storia che va avanti da oltre quattro anni e che sta svelando una rete intricata di veleni che ruotano attorno all’uso del demanio su quella che viene considerata un piccolo paradiso del Mediterraneo e che, secondo quanto va emergendo, nascondo un inferno di interessi privati.
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