La canoa, al pari del canottaggio, fonda radici ben profonde nel Terzo Nucleo Atleti Fiamme Gialle di stanza a Sabaudia. Anche in questo caso sono tante le vittorie e le medaglie, olimpiche e mondiali, costruite con certosina pazienza sul lago di Paola. Le origini risalgono, come nel canottaggio, a metà degli anni cinquanta. Le specialità della canoa canadese e del kayak hanno trovato, infatti, accoglienza nella famiglia dello sport gialloverde nel 1954 a Gaeta e, dal 1977, anche questa disciplina ha sede a Sabaudia. Dal 1959 le pagaie gialloverdi hanno ottenuto risultati di crescente prestigio sui bacini e sui laghi di tutto il mondo. Bisogna, però, arrivare all'inizio degli anni novanta per iniziare a parlare di squadrone gialloverde. Ad aprire l'era dei successi, Antonio Rossi e Bruno Dreossi che, nel 1992, durante le gare olimpiche di Barcellona, vinsero a sorpresa il bronzo nel K2 500. Quattro anni dopo, l'apoteosi. Alle Olimpiadi di Atlanta l'appuntato Antonio Rossi conquista due medaglie d'oro (K1 500 e K2 1000) diventando l'atleta "simbolo" dell'intera spedizione italiana. Sempre in quella Olimpiade arrivano altre due medaglie d'argento dall'Appuntato mare Beniamino Bonomi il quale diventa vice campione olimpico (K1 1000 e K2 500). Da quei Giochi Olimpici, Rossi e Bonomi non mancano un appuntamento olimpico continuando a salire sui podi conquistando l'oro nel K2 1000 ai Giochi di Sydney 2000 e l'argento, sempre nel K2 1000, a quelli di Atene 2004. I successi che i pagaiatori delle Fiamme Gialle hanno riportato negli ultimi anni si possono riassumere così: Olimpiadi di Monaco ‘72, i finanzieri Angelo Congiu ed Alberto Ughi quarti in finale nel K4 1000; Mechelen (Belgio), Mondiali Assoluti '85, il finanziere Uberti conquista il bronzo nel K2 10000; Copenaghen (Danimarca), Mondiali Assoluti '93, il finanziere Rossi è argento nel K2 1000; Xochimilco (Messico), Mondiali Assoluti '94, è ancora Rossi a regalare all'Italia una medaglia d'argento vinta in K2 1000; Duisburg (Germania), Mondiali Assoluti '95, due ori ottenuti da Bonomi e Rossi rispettivamente in K2 500 e K2 1000; ai Mondiali assoluti '97 di Dartmouth (Canada) Rossi conquista il titolo iridato nel K2 1000 e Beniamino Bonomi conquista tre medaglie d'argento rispettivamente nel K1 1000, K2 500 e, in coppia con Paolo Tommasini, anch'egli atleta gialloverde, nel K2 200; Mondiali '98 di Szeged (Ungheria): Rossi si conferma campione mondiale K2 1000 e vicecampione nel K4 200. Beniamimo Bonomi vince due medaglie d'argento nel K2 500 e nel K4 200. Di questo passo arriviamo all'inizio del nuovo millennio. Nel 2005, oltre alla conquista di ben 25 titoli italiani nelle diverse specialità e categorie, la canoa gialloverde, con Antonio Scaduto e Franco Benedini, conquista la storica medaglia di bronzo in K4 500 ai Mondiali assoluti di Zagabria. Nel 2006 la squadra Fiamme Gialle si conferma leader della pagaia italiana e azzurra: Alberto Ricchetti, atleta giovanissimo ma dalle rosee prospettive, conquista la medaglia di bronzo in K4 1000 in Coppa del Mondo di Poznan (Polonia), con Antonio Rossi e Franco Benedini, e la medaglia di bronzo in K1 1000 ai Campionati Europei Under 23 di Atene. Il K2 azzurro di Antonio Scaduto ed Andrea Facchin si conferma ai massimi vertici intercontinentali e nel Campionato del Mondo di Szeged (Ungheria) raggiunge il 4° posto nei 1000 ed il 5° posto nei 500 metri. Sono le Olimpiadi, però, a far brillare di luce propria le imprese degli atleti Fiamme Gialle. Ai Giochi di Pechino 2008, oltre ad avere l'onore di avere come portabandiera della Delegazione Italiana il mitico Antonio Rossi, arriva quasi inaspettato il bronzo da parte di Antonio Scaduto e Andrea Facchin autori di una spettacolare rimonta col K2 metri 1000. Il quadriennio che porta alle Olimpiadi di Londra è segnato dal ritiro ufficiale di Antonio Rossi che, superati i 40 anni e dopo aver sfiorato di pochissimo il bronzo olimpico a Pechino nel 2008 in K4 metri 1000, decide di lasciare spazio ai giovani. Il cambio generazionale stenta a decollare. Le Olimpiadi di Londra 2012 verranno ricordate come quelle con meno atleti della canoa velocità qualificati di sempre: solamente tre, un uomo e due donne. I risultati non arrivano e le Fiamme Gialle prendono