La sala conferenze della "Marini Impianti Industriali" ti dà la giusta dimensione di come a Cisterna vogliano davvero fare le cose in grande. Insomma, al di là dell'importanza della presentazione di uno dei prospetti nazionali più interessanti del nostro volley, Oreste Cavuto, l'idea che ci siamo fatti ieri pomeriggio è che questa Top Volley Cisterna che, come il resto del mondo, comincia a vedere un po' di luce in fondo al triste tunnel del Covid-19, mai come adesso abbia tutte le carte in regola per cominciare a far sentire la propria voce al tavolo dei grandi della pallavolo nostrana.

«Sono emozionato, mi sono confrontato con la dirigenza, sentendomi subito uno di famiglia, che poi è quello che dobbiamo cercare di essere sia dentro che fuori dal campo».

Il comun denominatore del suo intervento, ieri pomeriggio, racchiuso in queste dichiarazioni. Morale della favola, che noi tutti ci auguriamo a lieto fine, Oreste Cavuto si è presentato così, con l'obiettivo dichiarato di essere parte integrante di un progetto importante, per lui che fa del lavoro in palestra e sul campo uno dei suoi mantra.

«Non siamo mai stati così tanto tempo fermi, abbiamo tanta voglia di cominciare, non vedo l'ora di conoscere i miei compagni e di toccare finalmente la palla. Credo molto nel lavoro in palestra e nei rapporti che si instaureranno con i compagni - ha tenuto a precisare uno dei volti nuovi di questa Top Volley Cisterna - L'apporto del pubblico sarà fondamentale quando sarà possibile averlo. Sarebbe penalizzante per lo spettacolo giocare senza, anche perché è vero che giochiamo per la società, è poi perché è la nostra passione ed il nostro lavoro, ma ancora di più lo facciamo per le persone che credono in noi sugli spalti». Poi Cavuto ha raccontato i momenti che lo hanno portato alla firma del suo contratto con la formazione pontina. «In Superlega ci sono squadre importanti ed essere contattato da una di queste è già per me motivo d'orgoglio. Quando mi ha chiamato la Top Volley ero sicuramente molto contento, conosco bene la società, ho sentito parlare bene del coach Tubertini e conosco i sui metodi di lavoro. Non ho esitato un attimo a decidere. La società ha un progetto ambizioso, è un club storico e ha portato avanti una campagna acquisti importanti con Tillie, Sabbi, Randazzo, Szwarc e Krick, ora sta a noi confermare questo sul campo».