Nell'epoca dei social, basta anche un post di poche righe per accendere una discussione o dar vita ad una semplice riflessione. Un gruppo di addetti ai lavori, relativo al campionato di serie D, che discute su quella che potrà essere la futura composizione dei gironi; e quando si arriva al raggruppamento del Lazio e della Sardegna (di fatto, quello appena archiviato e che potrebbe essere riproposto) ed alla collocazione delle nostre portacolori, ecco che spuntano pochissime parole, ma nette come una sentenza definitiva: «Tranquilli, il Fondi non si iscriverà», firmato addirittura da Antonio Pezone, attuale presidente della squadra rossoblù appena retrocessa in quarta serie.
Una frase che inevitabilmente tende a creare attenzione, in quanto a postarla è proprio il massimo dirigente con un modus operandi che appare decisamente fuori luogo, il quale in riva al Tirreno ha da poco concluso un'annata particolarmente complicata, in campo (sconfitta ai play out per mano della Paganese e perdita del titolo professionistico) e fuori (feeling mai nato con l'ambiente, vista la volontà mai negata di trasferirsi a Latina, totale cancellazione dell'attività giovanile trasferita in blocco a Pineta dei Liberti). Nei giorni scorsi, lo stesso imprenditore romano ha avuto modo di incontrarsi con il sindaco di Fondi Salvatore De Meo, manifestando la sua volontà di lasciare il club nella disponibilità della città – seppur a determinate condizioni - dando l'impressione di voler passare la "palla" al primo cittadino. «Non c'è nessuno a Fondi interessato a fare calcio, per cui non iscriverò la squadra» è un altro commento di Pezone, che inevitabilmente ha acceso la miccia delle polemiche, in particolare dei tifosi più appassionati: «Fondi ed i fondani meritano la verità» si legge nelle parole dei sostenitori delusi. Al di là di quelli che possono essere i ragionamenti, rimane la sostanza del fatto che per lo stesso il capitolo Fondi è da ritenersi chiuso, e che resta da vedere se c'è qualcuno in grado di sostituirlo. Ma in piedi rimane un'altra ipotesi, tutt'altro che remota: quella di una fusione con l' Aprilia, ormai controllato dagli uomini di fiducia di Pezone, per la quale ci sono tutti i crismi di natura legale e sportiva che cancellerebbe di fatto lo storico sodalizio fondano. Ogni discorso appare ora complicato, ma inevitabilmente resta aperto sino al prossimo 13 luglio, data di scadenza delle iscrizioni al prossimo torneo: una data che ha già fin da ora tutta l'aria di segnare un prima e un dopo nella storia del football rossoblù.