Nel territorio regionale c'è un fabbisogno residuo di 300-400 mila tonnellate all’anno di compostaggio da lavorare. Il Wwf chiede di riprendere il progetto dell'impianto di Morelle a Terracina.

Dati alla mano, l'associazione ambientalista analizza il DPCM del 7 marzo 2016 "Misure per la realizzazione di un sistema adeguato e integrato di gestione della frazione organica dei rifiuti urbani, ricognizione dell'offerta esistente ed individuazione del fabbisogno residuo di impianti di recupero della frazione organica di rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, articolato per regioni". E in particolare il fabbisogno residuo di impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani.

"Dai dati presenti nelle tabelle si deduce che nel Lazio occorrono altri impianti di compostaggio per coprire il fabbisogno residuo di 300-400 mila tonnellate all’anno", scrive Litorale Laziale. In provincia di Latina l’impiantistica presente copre abbondantemente la produzione locale di rifiuti compostabili e riceve già materiali dall’esterno. Stando così le cose e per evitare anche tentazioni di un uso insostenibile dell’area di Morelle ritorna attuale l’idea di insediarvi un impianto di compostaggio di qualità così come si era espresso all’unanimità il disciolto Consiglio comunale di Terracina". 

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