"Senza Confini" per un viaggio nel mondo delle migrazioni affrontato nelle sue varie sfaccettature. È il titolo del convegno che si svolgerà oggi 9 novembre a Itri, nell'Aula consiliare alle ore 17.30. Ma perché un viaggio? L'idea dell'incontro è interessante, e accende i riflettori sul mondo animale e su quello umano, senza dimenticare un fenomeno sociale che da anni ormai accende il confronto anche politico. "Negli ultimi due milioni di anni - spiegano gli organizzatori del convegno - il genere Homo ha vagato per il pianeta fino ad arrivare ad abitare tutti i continenti: l'attitudine delle popolazioni a spostarsi da un territorio ad un altro, seguendo le medesime rotte migratorie di alcune specie di uccelli, è quindi uno dei fattori che ha consentito all'umanità di diffondersi e di sopravvivere per così lungo tempo. Oggi il fenomeno delle migrazioni si concretizza nella fuga dalle guerre, dalle carestie, dalle malattie, dalla povertà, dai regimi persecutori politici o religiosi, oppure diventa occasione per ricongiungere le famiglie. La migrazione internazionale è un fenomeno globale che sta crescendo in dimensione, complessità e impatto sui Paesi, sui migranti, sulle loro famiglie e sulle comunità; è simultaneamente causa ed effetto di processi di sviluppo più ampi, ed è ormai una priorità per la comunità internazionale". Nel corso del convegno - sottolinea la nota che annuncia l'evento - si parlerà anche dello rapporto umano nato all'interno della Comunità di Itri che già da tempo accoglie e integra i rifugiati politici. A parlarne oltre al sindaco Fargiorgio, saranno la giornalista scientifica Francesca Buoninconti (autrice, tra gli altri, di "Senza confini: le straordinarie storie degli animali migratori), l'antropologo Don Mariano Parisella e il filologo Giovanni De Santis, e l'assessore ai servizi sociali Andrea Di Biase.
Il Convegno
“Senza Confini” per un viaggio nel mondo delle migrazioni
Itri - All'incontro parteciperanno la giornalista scientifica Francesca Buoninconti, l’antropologo Don Mariano Parisella e il filologo Giovanni De Santis