E' diventato realtà il progetto "La scatola dei pensieri" ideato e promosso dall'Associazione "Insieme per l'Hospice San Marco - Organizzazione di volontariato" e dall'Associazione di promozione sociale "Solidarte", entrambe di Latina, presentato nei giorni scorsi nell'aula magna della clinica San Marco del capoluogo. L'iniziativa è il frutto di un sodalizio tutto al femminile tra le rispettive presidenti Michela Guarda e Giuliana Bocconcello delle due associazioni, che hanno a cuore il benessere delle persone e della comunità, l'una con percorsi di sostegno alle cure palliative, l'altra promuovendo la solidarietà e la vicinanza attraverso l'arte. Dopo il saluto del drettore sanitario della clinica San Marco, dottor Gerardo Saggese, ha preso la parola l'assessora alle politiche socali del Comune di Latina Patrizia Ciccarelli, seguita dalla dirigente infermieristica Unità operativa cure palliative Hospice San Marco e presidente dell'Associazione "Insieme per l'Hospice", dottoressa Michela Guarda. E' stata quindi la volta della dottoressa Chiara Venditti, medico palliativista presso l'Unità Operativa cure palliative dell'Hospice.
A Giuliana Bocconcello infine il compito di illustrare come è nata l'idea della "Scatola dei pensieri", di come è stata realizzata e che finalità vuole avere grazie a un percorso di "arte-terapia" per le persone seguite dall'Hospice San Marco (dieci all'interno della clinica stessa e quaranta nelle loro case) e per i loro familiari.
La "Scatola dei pensieri", che contiene cartoncini, matite e gomma da cancellare, è un "piccolo laboratorio creativo portatile" che date le dimensioni ridotte può essere utilizzato su un piccolo tavolino, restando a letto o seduti in poltrona. Potrà essere un contenitore di caramelle, di foto, oppure raccogliere brevi scritti e piccoli disegni, utili per comunicare con gli altri o semplicemente per esprimere un'emozione, una frase. E' un cofanetto leggero, elegante, impreziosito da un disegno di Luciana Faraone, artista, assistente sociale e fondatrice del Tribunale del malato, scomparsa da poco più di venti anni. Accanto a Giuliana, ad illustrare il progetto, Michele Catalano, figlio di Luciana, artista e grafico.