Un outfit degno di un credibilissimo asceta e le arcinote peculiarità del personaggio interpretato – un fachiro, ma anche sedicente Presidente dell'FBI (Fachiri Burini Italiani) – erano bastati mesi addietro al latinense trentasettenne Dario D'Angiolillo per conquistare un posto nella rosa dei candidati ai quarti di finale del talent show per comici "Eccezionale Veramente", in onda su La7.
"Funzioni", gli hanno detto, e funzionava quando ribaltava gli umori nei villaggi turistici in qualità di animatore provetto. Per la giuria composta da Diego Abatantuono, Selvaggia Lucarelli e Paolo Ruffini, nel programma televisivo condotto da Francesco Facchinetti, D'Angiolillo "ha funzionato" al punto da arrivare a giocarsi la finalissima, che ieri sera lo ha visto salire sul palco nei panni della bambina coreana e costringere il pubblico ad una risata clamorosa e inevitabile. Secondo la Lucarelli è stato l'unico, fino alle 23.35 circa, ad essere riuscito a "fare il deficiente", il che è indispensabile per un commediante che voglia strappare un cenno di consenso dal suo pubblico, e questa sua esilarante "fessaggine" lo ha spinto a un passo dal premio, consistente in un contratto con la Colorado Film dal valore di euro 100mila. A convincere in via definitiva i giurati, alla fine, sono stati i Bella domanda: D'Angiolillo torna a casa, nel capoluogo pontino che ha guardato ogni centimetro del suo talento innato crescere a dismisura.
D’Angiolillo, il comico pontino a un passo dalla vittoria ad “Eccezionale Veramente”
Latina - Dario ha passato tutte le manche del talent show fino alla finalissima, conquistando il pubblico