Successo questa sera, all'Auditorium di Fondi, per l'atto finale delle celebrazioni del centenario della nascita di Giuseppe De Santis. In tanti hanno voluto ascoltare e conoscere l'ospite d'onore, Carlo Verdone, che si è intrattenuto in una conversazione piacevolissima con Marco Grossi, segretario dell'associazione intitolata al regista scomparso. Molti aneddoti e anche momenti di commozione hanno scandito l'incontro, che poi ha visto gli interlocutori indagare il terreno del cinema neorealista - di cui De Santis fu maestro - e della commedia. E sulla "vera" commedia italiana Verdone si è intrattenuto: "E' sì, quella scritta dai maestri sceneggiatori - da Amidei a Flaiano, a Fellini -, tutta una pattuglia di autori stregati dalla bellezza di Roma; ma anche e soprattutto quella degli straordinari caratteristi che hanno fatto grande il genere. Il cinema di oggi invece spara su se stesso e sui protagonisti, e non è più in grado di creare una coralità di caratteri. La vecchia generazione è morta: io francamente credo di essere stato l'ultimo a impiegare dei caratteristi nel migliore dei modi. Non resta che guardarci e raccontare questa realtà che cambia".