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Politiche sociali

Appello al Commissario per salvare il progetto per la mensa dei poveri di Aprilia

La Fondazione Come Noi chiede la firma dell'accordo per avviare i lavori e non perdere i fondi del Pnrr. «Il progetto allo stato attuale è congelato, non perdiamo questa occasione»

La Fondazione Come Noi lancia un appello al Commissario prefettizio di Aprilia Paolo D’Attilio per salvare il progetto della mensa dei poveri e gli altri interventi per il sociale previsti nel quadrante di via Giusti con i finanziamenti del Pnrr. Nei mesi scorsi era stato gettato il primo passo per l’accordo tra l’organizzazione e il Comune di Aprilia; secondo il progetto il fabbricato in via Giusti, realizzato dalla Fondazione su un terreno privato, sarà suddiviso per permettere oltre alla mensa dei poveri anche la costruzione di un centro di prima accoglienza (stazione di posta).

Un intervento da realizzare con i fondi Pnrr, dando precedenza al centro di prima accoglienza, che dovrà terminare entro dicembre 2026. Gli ultimi accadimenti ad Aprilia hanno però portato a uno stop e perciò la Fondazione lancia ora un appello al Commissario. «Gli arresti, le dimissioni del sindaco, della Giunta e dei consiglieri comunali e la successiva nomina del Commissario, hanno al momento, congelato tutto. La città di Aprilia - scrive la Fondazione su facebook - non può perdere quest’occasione, è necessario “un colpo di reni” di tutta la città per uscire fuori da questa situazione, far proseguire i progetti, in modo particolare quelli con finalità sociali, non solo la mensa-stazione di posta ma anche l’intervento nello stabile dell’Agpha e il nuovo asilo nido. Gli interventi nel settore sociale sono importanti non solo per le finalità ma anche perché sono un segnale di riscatto della città, il segno di un’Aprilia viva che si “lecca si le ferite” ma che sa curarsi per ripartire. Noi siamo fiduciosi, abbiamo costatato che il settore di riferimento del Comune sta lavorando in tal senso, noi siamo prontissimi e riscontriamo in città la volontà di venirne fuori».

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