Cerca

La vertenza

Hclog chiede la cassa integrazione per 150 operai che riforniscono Acqua&Sapone

La società attiva la procedura: due mesi di cig per gli operai della piattaforma logistica, la Filcams Cgil richiede un incontro e il coinvolgimento della Regione Lazio

La chiusura imminente della Hclog, piattaforma logistica di Acqua&Sapone, rischia di lasciare a casa 150 lavoratori ad oggi occupati presso il deposito di Lanuvio. Nelle scorse ore la società, attraverso una missiva indirizzata al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, alla Regione Lazio e all'Ispettorato del lavoro di Roma, oltre che alle parti sindacali, ha comunicato di aver aperto una procedura di cassa integrazione per i mesi di luglio e agosto, che interesserà 147 dipendenti della piattaforma logistica. Resta da chiarire il motivo per il quale la Hclog abbia scelto di avviare la procedura per soli due mesi, mentre nella nota non compare alcun riferimento alla chiusura del deposito, comunicata nelle scorse settimane dall'azienda sulla base del piano industriale che prevede di spostare a Tivoli la piattaforma per la distribuzione dei prodotti nei punti vendita del Lazio. Un chiarimento necessario per la Cgil, che ha chiesto un incontro urgente alla proprietà utile a capire il motivo di una richiesta di cassa integrazione a 0 ore limitata a due mesi e se sia ancora nelle intenzioni dell'azienda dismettere il deposito di Lanuvio, mettendo a rischio i livelli occupazionali. L'intenzione della sigla sindacale è quella di incontrare i vertici di Hclog coinvolgendo anche la Regione Lazio, alla ricerca di un accordo che in caso di chiusura estenda la procedura di cassa integrazione almeno ad un anno, come avviene di consueto. Resta dunque alta l'attenzione dei referenti sindacali rispetto alla vertenza più importante tra quelle che riguardano il territorio al confine tra provincia di Roma e Latina. Gli incontri con Cgil e Usb che si sono svolti la scorsa settimana, avevano infatti confermato la volontà di spostare a Tivoli il deposito di smistamento, mettendo a rischio il lavoro per 150 famiglie, la gran parte delle quali residenti sul territorio di Aprilia. I dipendenti in segno di protesta e in attesa di risposte, hanno dato vita ad uno sciopero bianco, che ha comportato la riduzione al 10% del lavoro svolto. Solo ieri la nota di Hclog, che sembra confermare le voci infauste che circolano da settimane, senza spiegare al momento quali soluzioni potrebbero mettere in campo a tutela dei lavoratori e senza offrire alcun chiarimento sul futuro del sito di Lanuvio.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione