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Ambiente

I residenti di Colle di Mare: «Il Comune voti il no al pollificio in Consiglio»

Il consorzio continua la protesta contro i progetti: «Ci aspettavamo l'inserimento del punto nel Consiglio di oggi, il Comune sia coerente con quanto detto in commissione»

Continua la protesta dei residenti di Colle di Mare contro i progetti che prevedono la realizzazione di due pollifici nelle immediate vicinanze del consorzio, allevamenti avicoli che prevedono l'insediamento di circa 120.000 galline.  Gli abitanti della zona, contrari alle proposte avanzate dalle società Ovo Lazio e Bioromagna, intendono mantenere alta l'attenzione sul tema e perciò dopo la manifestazione del 28 novembre tornano a chiedere al Comune di Aprilia di votare il "no" ai progetti. Per questo il consorzio Colle di Mare esprime delusione per il mancato inserimento del tema nel Consiglio comunale in programma oggi. «Abbiamo appreso con soddisfazione - spiegano gli esponenti del consorzio - le dichiarazioni del sindaco Lanfranco Principi, degli assessori e dei consiglieri, tutti d'accordo ad opporre un netto diniego alla realizzazione degli allevamenti intensivi. Ci aspettavano però di trovare nell'ordine del giorno del Consiglio comunale, come indicato dalla commissione del 28 novembre, anche il punto che riguarda il diniego alla società Bioromagna, per la deroga al Prg, che consentirebbe la costruzione di un nuovo pollificio in via dei Cinque Archi».
Perciò i componenti del nucleo abitativo in via dei Cinque Archi chiedono all'amministrazione comunale di approvare al più presto una delibera per opporsi alla proposta della società. Mantenendo in questo modo quanto promesso dal sindaco Principi, dalla maggioranza e dall'opposizione nel corso della commissione Ambiente e Urbanistica di due settimane fa. «Auspichiamo che quanto prima il Consiglio comunale, coerentemente con le indicazioni della commissione, ratifichi il diniego - continua l'ente consortile - già ampiamente manifestato da tutti, al fine di scongiurare che si aggiungano ulteriori disagi in un territorio che già presenta forti criticità dal punto di vista ambientale».

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