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Il caso

Apre il dormitorio al Colosseo, il sindaco: presidio di sicurezza

Celentano e l’assessore Nasso spiegano: struttura temporanea fino a marzo gestita con controlli rigorosi, nessuna preoccupazione per i residenti

Un dormitorio temporaneo invernale da 60 posti nel quartiere del Colosseo è la soluzione trovata quest’anno dall’amministrazione comunale per le persone in stato di difficoltà e che finora ha scatenato polemiche e dubbi tra condomini e tra chi vive l’area già gravata da problemi sociali in passato. Il dormitorio ha aperto ufficialmente l’1 dicembre e ieri l’assessore ai servizi sociali con il sindaco Matilde Celentano e l’assessore Gianluca Di Cocco hanno organizzato una visita per spiegare i dettagli di questa operazione e tranquillizzare i residenti che gravitano intorno alla struttura che ha un ingresso indipendente dal lato del piazzale di Eurospin e Italcarni.

Ad accogliere le persone in stato di necessità un grande stanzone allestito in un ex locale commerciale al piano terra dell'edificio con docce, servizi igienici e un’area dedicata alle donne. «Comprendiamo le polemiche - spiega l’assessore al welfare Michele Nasso - bisogna pure capire che nessuno vorrebbe un dormitorio sotto il proprio condominio, ma quest’anno non abbiamo trovato un’alternativa diversa rispetto a quella dello scorso anno, perché quella struttura di piazza Prampolini è andata al bando e quindi dovevamo trovare uno spazio. L’Astrolabio che è la cooperativa che ha vinto la gara e ha questo servizio specifico insieme al dormitorio fisso, ci ha proposto questa soluzione che era predisposta per uffici e altri usi che utilizziamo solo temporaneamente. Comprendiamo la preoccupazione dei condomini e del comitato che abbiamo rassicurato, ma siamo convinti che nei tre mesi che ci separano dal termine di questo servizio temporaneo il dormitorio sarà un presidio di sicurezza e legalità, con Croce Rossa, Protezione civile, vigili urbani, polizia e carabinieri. C’è una grande collaborazione con le forze dell’ordine e con gli operatori di Astrolabio per rendere questa situazione stabile e sicura. Le persone sono registrate, le raccogliamo per la città perché dormono sulle panchine al freddo, le registriamo, le assistiamo in collaborazione con la Questura, vanno a letto al caldo e poi ritornano dove preferiscono stare durante il giorno».

Spiega il sindaco Matilde Celentano: «Abbiamo un dormitorio permanente in via Villafranca che non è sufficiente quando arriva il freddo e la domanda di posti letto aumenta, quest‘anno abbiamo preferito questa soluzione più funzionale rispetto alla tensostruttura».

Aggiunge la presidente di Astrolabrio Pina Caruso: «L’emergenza freddo è un servizio che viene riproposto sul territorio già da diversi anni, la novità di quest’anno è solo l’ubicazione. Abbiamo trovato un ricovero che crediamo sia più adeguato alle esigenze di chi utilizza strutture come questa, è aperto da dicembre al 31 marzo potendo ospitare un massimo di 60 ospiti che hanno la possibilità di accedere dalle 19 alle 21, ed uscire alle 21 del giorno dopo. Sarà frequentato da persone che si trovano in uno stato di vulnerabilità, che non hanno un tetto sotto il quale ripararsi. Nel primo giorno di apertura ne abbiamo accolti 11 e ne possiamo ancora ospitare in tutto 60 tra uomini e donne». Come si ovvierà al trasferimento dal centro città in questa struttura più fuori mano? La cooperativa spiega di avere diversi servizi dedicati e che nessuno dei primi ospiti ha sollevato questo problema, ma che tra trasporti e pronto intervento sociale si possono avere interventi dedicati di aiuto». All’incontro di ieri erano stati invitati dal sindaco anche i condomini dei lotti del Colosseo, ma nessuno si è presentato, c’era invece Federico Di Muro, amministratore di condominio dello stabile che raccoglie sette scale e 130 appartamenti. «I condomini, scottati dalla storia difficile di occupazioni di questi lotti - spiega Di Muro - sono preoccupati, ma confidiamo nella serietà dell’Astrolabio e del Comune nel gestire la situazione e nel garantire sicurezza, la prossima settimana è previsto un incontro con i condomini nel quale chiariremo ogni dubbio e capiremo quali sono le necessità e le problematiche».

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