L'iniziativa
17.10.2025 - 19:00
In un tempo in cui le guerre, le divisioni e le tensioni globali sembrano soffocare il dialogo e la speranza, gli alunni e le alunne dell’Istituto Comprensivo Frezzotti Corradini hanno deciso di accendere una luce. Una luce fatta di parole, musica, colori e gesti. Una luce che prende il nome di "Bagliori di Pace", una staffetta ideale e simbolica che oggi ha attraversato i tre ordini di scuola dell’Istituto, trasformando le aule, i cortili e i plessi in un unico grande abbraccio collettivo, per dire un fermo “Basta” a ogni forma di violenza e ribadire con forza l’impegno per un futuro migliore, giusto, e umano, per tutti i popoli della terra. La manifestazione, ispirata allo spirito dell’articolo 11 della Costituzione Italiana, ha preso vita nei plessi di Via Quarto, Via Calatafimi e Via Amaseno, dove bambini e ragazzi si sono passati idealmente un testimone della pace. Non una semplice celebrazione, ma un percorso di riflessione condivisa: canzoni, poesie, performance artistiche, disegni e letture hanno dato corpo e voce ai valori della non violenza, della solidarietà, del rispetto reciproco. A guidare questo grande movimento pacifico è stato lo slogan “La pace è nelle nostre mani”: un messaggio potente, che è diventato musica, parola, gesto.
Nel plesso di Via Amaseno, la manifestazione si è svolta all’aperto, presso il campo sportivo. Qui, i vari gruppi si sono alternati con interventi e performance che hanno emozionato e fatto riflettere: tra i momenti più toccanti, la lettura della poesia “I giovani liberi” di Haidar al-Ghazali, i pensieri personali degli alunni, la presentazione di un grande muro-cartellone con murales raffiguranti le barriere che ancora oggi separano i popoli – come quelle tra Israele e Cisgiordania o tra Messico e Stati Uniti.
Ma i ragazzi, quel muro, lo hanno trasformato: non più barriera, ma pagina su cui scrivere la pace. Come ha detto la dirigente scolastica, Roberta Venditti: “I ragazzi hanno costruito il muro della pace. Per loro il muro non divide, ma è diventato il foglio di un quaderno per scrivere i loro pensieri e gridare al mondo la pace.”
Durante l’iniziativa si è parlato anche di sport e dei suoi messaggi universali, con citazioni di atleti celebri sul valore della convivenza e del rispetto. Ampio spazio è stato dato alla figura di Malala Yousafzai, simbolo di coraggio e diritto all’istruzione, attraverso il metodo del caviardage e la lettura di estratti del suo discorso per il Premio Nobel per la Pace. Immancabili anche le voci della poesia, da Ungaretti a Quasimodo, da Danilo Dolci a Sorek, recitati anche in più lingue del mondo, per sottolineare l’universalità del messaggio pacifista. Un minuto di silenzio ha aperto la giornata, in memoria dei carabinieri caduti a Castel D’Azzano (Verona), perché anche il dolore trova spazio in un percorso educativo che vuole formare cittadini consapevoli, attenti e umani. “Bagliori di Pace” non è stato solo un evento, ma un atto collettivo di resistenza pacifica. Un modo per educare, fin da piccoli, alla responsabilità, alla solidarietà, al coraggio di scegliere il dialogo al posto dell’odio.
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