L'ordinanza
11.05.2024 - 18:07
Quattro campi da padel sono stati realizzati in assenza di titolo edilizio. Queste e altre opere abusive sono oggetto dell'ordinanza di ingiunzione di demolizione, firmata nelle scorse ore dal dirigente del settore 3 dell'ufficio urbanistica e lavori pubblici, a seguito del verbale di accertamento inviato dalla Polizia Locale dopo il sopralluogo effettuato all'interno di un centro sportivo privato di Cisterna.
Dopo un confronto tra la documentazione agli atti degli uffici e quanto riscontrato in fase di sopralluogo, come riportato nell'ordinanza pubblicata sull'Albo pretorio, è emerso che accanto ai fabbricati realizzati prima del '67 insistevano ulteriori manufatti, in parte già oggetto di istanza di condono tuttora in fase di istruttoria, ed altri ancora realizzati in completa assenza di titolo. Al termine degli accertamenti è stato riscontrato che, adiacente al fabbricato principale, è stato eretto un piccolo manufatto adibito ad ufficio, senza titolo edilizio. Inoltre, un altro manufatto, che è oggetto dell’istanza di condono edilizio, è stato utilizzato come circolo ricreativo e bar.
In aggiunta, sul campo di calcetto, anch'esso oggetto di istanza di condono, sono stati installati tre campi da padel (uno dei quali coperto da una tensostruttura), e un quarto realizzato in assenza di titolo edilizio, rivestito da manto sintetico, con l’installazione di vetri e rete di protezione aventi altezza variabile da 3 a 4 metri, con 4 pali per l’illuminazione. L’area dove si trova il centro sportivo ricade nell’ambito della zona agricola ed è soggetta oltre alle prescrizioni contenute nelle leggi statali e regionali, anche a quelle del Regolamento Edilizio Comunale.
L'ordinanza ingiunge alla proprietà del centro sportivo di provvedere, entro il termine di novanta giorni dalla notifica dell'atto, alla rimozione e alla demolizione, a proprie cure e spese, delle opere abusive. In caso di inadempimento, gli abusi saranno demoliti a cura del Comune e a spese del responsabile dell’abuso, sarà applicata la sanzione pecuniaria prevista dalla legge e saranno acquisite di diritto, gratuitamente al Patrimonio di questo Comune, sia le opere abusive precedentemente descritte con l’area di sedime, sia la superficie necessaria alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive. Avverso il presente provvedimento, la proprietà del centro sportivo può proporre ricorso al Tar del Lazio entro il termine di sessanta giorni dalla sua notifica, oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.
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