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Il fatto

Lo picchia dopo aver provocato l'incidente: gli stava dando la caccia

La vittima doveva fornirgli un'auto tedesca che tardava ad arrivare: l'accusa di tentato omicidio suffragata dal pestaggio dopo il tamponamento volontario

Lo avrebbe tamponato con forza e in maniera volontaria per farlo sbandare al culmine di un inseguimento, poi lo ha preso a calci al volto e sul corpo quando era riverso a terra privo di sensi aggravando il suo quadro clinico. Gli investigatori della Polizia Stradale del distaccamento di Aprilia che lo hanno arrestato col prezioso supporto della Squadra Volante di Latina, ritengono che Emidio Cirolla, commerciante di auto di 39 anni di Nettuno, abbia fatto di tutto per provocare l'incidente che è costato il ricovero in condizioni gravissime a Fabrizio Bruno, latinense di 56 anni. Non una manovra accidentale, quindi, nella rocambolesca corsa su strada Campovivo, poco fuori Borgo Montello, ma un gesto compiuto in maniera intenzionale, tanto da motivare l'arresto per tentato omicidio volontario, guida in stato di alterazione psicofisica e avere provocato un incidente con feriti. E tutto questo non per una banale lite stradale come ha dichiarato l'indagato, ma per questioni legate a un affare finito male nella compravendita di auto.

Mentre continuano a essere gravi le condizioni di Fabrizio Bruno, ricoverato in terapia intensiva presso l'ospedale San Camillo di Roma, gli agenti del vice questore Gian Luca Porroni continuano a scavare dietro la vicenda di mercoledì mattina per inquadrare il movente, capire cosa abbia alimentato l'istinto violento di Emidio Cirolla. Sono i poliziotti del distaccamento di Aprilia della Polstrada, coordinati dall'ispettore superiore Massimiliano Corradini, a occuparsi dei riscontri dopo avere raccolto le dichiarazioni dei testimoni che hanno permesso di inchiodare il quarantenne di Nettuno alle proprie responsabilità.

Probabilmente una serie di risposte potrebbero arrivare analizzando il telefono sequestrato a Cirolla, ma gli agenti danno per scontato che i due si conoscessero e non si fossero incontrati casualmente l'altra mattina. Fabrizio Bruno è noto negli ambienti dei venditori di auto per essere un importatori di vetture e suv dalla Germania e deve essere in questo contesto che aveva rapporti di lavoro con Cirolla, titolare di una rivendita di macchine a Nettuno. A quanto pare quest'ultimo avrebbe dato dei soldi all'importatore per un veicolo che tardava ad arrivare: non è chiaro cosa sia successo nel frattempo, ma i rapporti tra i due si erano deteriorati al punto tale che Cirolla si era relazionato in maniera sempre più violenta nei riguardi di Bruno, tanto da dargli la caccia e inseguirlo com'è successo mercoledì. E se la vittima non è in grado di parlare, forse un chiarimento può offrirlo il passeggero che è scappato dalla sua auto subito dopo la racambola a bordo strada, dileguandosi a piedi. Sulla natura dell'incidente oltretutto gli agenti non hanno dubbi: non ci sono segni di frenata, quindi si sarebbe trattato di un tamponamento volontario.

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