Gli sviluppi
16.09.2020 - 20:30
Vige il massimo riserbo da parte degli investigatori, ma le indagini per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte di Paliano, ucciso di botte il 6 settembre scorso a Colleferro, nei giardinetti di largo Oberdan, proseguono a 360 gradi. Si continuano ad ascoltare testimoni, tra cui alcune persone che hanno raggiunto anche spontaneamente la caserma dei carabinieri raccogliendo l'invito del sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna.
Risposte potrebbero arrivare, inoltre, dai cellulari e dalle chat, intercorse in quelle ore tra gli indagati. In carcere con l'accusa di omicidio volontario ci sono i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, e Mario Pincarelli. Ai domiciliari c'è Francesco Belleggia. Tutti giovani di Artena. Si attendono, inoltre, i risultati delle analisi degli indumenti indossati dagli indagati per cercare eventuali tracce ematiche del ventunenne.
Intanto l'avvocato Massimiliano Pica, difensore dei fratelli Bianchi e di Pincarelli, ha presentato il ricorso al Tribunale del Riesame contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'avvocato cercherà di confutare le ragioni che hanno portato una settimana fa a cambiare il capo di imputazione, ricordiamo da omicidio preterintenzionale a volontario aggravato per futili motivi.
Sarà ora compito del Riesame decidere se rigettare la richiesta o accoglierla e, quindi, optare per un alleggerimento della misura cautelare. In quest'ultimo caso i tre giovani di Artena potrebbero ottenere gli arresti domiciliari come il quarto indagato, Francesco Belleggia che, difeso dall'avvocato Vito Perugini, è l'unico a essere uscito dal carcere perché il gip ne ha riconosciuto la «posizione più sfumata». I Bianchi e Pincarelli dopo il periodo di quarantena preventiva a cui ogni detenuto è sottoposto al suo ingresso nel penitenziario, continueranno a essere in isolamento per evitare vendette in carcere. La richiesta del loro avvocato è stata accolta, sentito anche il parere favorevole del garante per i diritti dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia. Continuano, dunque, le indagini per l'omicidio di un giovane che è entrato nel cuore di tanti. E il legale a cui la famiglia del giovane cuoco si è affidata, l'avvocato Domenico Marzi si augura «una chiusura rapida delle indagini anche per dare un segnale contro questi atti di violenza». Una violenza inaudita che, una volta che si aprirà il processo, sarà esaminata dalla Corte d'Assise di Frosinone.
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