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Il fatto

Tornado a Nettuno, si va verso la richiesta dello stato di calamità naturale

L'amministrazione invierà la richiesta alla Regione Lazio per la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Intanto domani riaprirà la scuola di via Canducci

Richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, raccolta delle informazioni rispetto ai danni subiti dai privati, studi sulla possibilità di abbassare i tributi comunali per le famiglie e le imprese messe in ginocchio dal maltempo e impegno per organizzare delle giornate "speciali" di raccolta dei rifiuti per le aree attraversate dal tornado.

Sono stati questi i punti salienti dell'incontro celebrato alle 18 di ieri in via dei Frati, nell'area di servizio della "Tamoil", con il sindaco di Nettuno Alessandro Coppola e l'assessore all'Ambiente Claudio Dell'Uomo che hanno incontrato oltre cento cittadini residenti nei dintorni e alle prese con i danni causati dalla violenta tromba d'aria che domenica pomeriggio ha sferzato il quadrante a sud-est del centro urbano.

«Vicini alla gente»
Dopo un breve discorso introduttivo dell'assessore Dell'Uomo, è stato il sindaco Coppola ha spiegare nel dettaglio quale sarà la strategia dell'amministrazione comunale.

«Sono personalmente in contatto con la Protezione civile regionale - ha esordito il sindaco -. Entro dieci giorni a partire da domenica occorre inviare alla Regione la richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Per questo motivo chiedo a tutti coloro che hanno subìto danni di presentare una prima documentazione per poter formulare una stima approssimativa delle problematiche. L'importante è che si chiedano risarcimenti per strutture urbanisticamente in regola. Noi vi siamo vicini e qualsiasi risorsa arriverà al Comune sarà destinata ai cittadini in difficoltà».

In tal senso, oggi sarà fornito un indirizzo e-mail su cui mandare i documenti e venerdì pomeriggio, sempre in via dei Frati, si potrà consegnare a mano il carteggio.

«Una sola raccomandazione - ha aggiunto Dell'Uomo -: non facciamo sciacallaggio. Tutti hanno diritto a vedersi risarcito il giusto in caso di riconoscimento dello stato di calamità».

I primi lavori
Mentre le famiglie stanno iniziando a ricostruire case, muri, pertinenze e quant'altro, chi sta facendo maggiormente i conti con i danni del tornado sono le attività produttive. Imprenditori e artigiani hanno subìto danni per decine di migliaia di euro e molti di loro, al momento, sono impossibilitati a lavorare. C'è dunque una corsa contro il tempo per reperire risorse e sistemare i luoghi di lavoro.

Intanto, sul fronte pubblico ieri mattina sono iniziati i lavori di sistemazione della scuola Media e dell'Infanzia di via Canducci, al fine di poter accogliere già da domani studenti e scolari.

Oggi, poi, si è intervenuto anche sulle strade ancora chiuse e sulle infrastrutture danneggiate dal vento, fra cui molti impianti della pubblica illuminazione.

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