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Il fatto

Borseggio, fuga e incidente: ricorso respinto

L'imputato al volante di una Ford aveva seminato il panico L'auto si era schiantata contro una Bmw su cui c'era una famiglia

Ricorso respinto dai giudici della Corte di Cassazione nei confronti del borseggiatore di origine peruviana, arrestato un anno fa dalla polizia a Latina dopo che insieme ad alcuni complici aveva seminato il panico tra il capoluogo, la Pontina e Borgo Podgora dove aveva provocato un incidente stradale, schiantandosi contro alcune auto. Il difensore di Victor Montoya, 48 anni, aveva presentato una richiesta di due anni e due mesi di reclusione e a seguito della pronuncia da parte del giudice Giuseppe Molfese, l'imputato ha presentato ricorso davanti alla Suprema Corte, sostenendo l'illogicità e l'insufficienza della motivazione e aveva chiesto l'annullamento.

Alla fine i magistrati hanno deciso che il ricorso è inammissibile in quanto viene proposto un motivo non consentito dalla legge. Nelle motivazioni i giudici Eduardo De Gregorio, presidente e Michele Romano relatore, hanno rigettato il ricorso condannando l'imputato anche alle spese legali.
L'uomo era stato fermato al termine di un rocambolesco inseguimento tra il centro di Latina e la periferia e aveva anche tentato di speronare la pattuglia della polizia.

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