Cerca

Preso per il furto, fugge dall'ospedale Santa Maria Goretti

Sorpreso a svuotare i distributori automatici dell'istituto scolastico Marconi. Reagisce al controllo e si ferisce: dopo il ricovero riesce a dileguarsi

A distanza di appena tre giorni dal suo ultimo arresto, domenica sera era già tornato a rubare, oltretutto con le stesse modalità. Ma questa volta, denunciato in stato di libertà e portato in ospedale per le ferite rimediate nelle fasi concitate del controllo, mentre si dimenava, è scappato dal letto d'ospedale dov'era stato ricoverato in nottata e dove ieri mattina i poliziotti erano andati a cercarlo per ulteriori accertamenti sull'accaduto. Protagonista di un'escalation che potrebbe contare anche un numero maggiore di furti, un cittadino indiano che vive abitualmente di espedienti, dedito alle razzie di denaro e snack dai distributori automatici di vivande installati nei posti più disparati, soprattutto nei luoghi di lavoro, ma anche nelle scuole, come l'istituto tecnico Guglielmo Marconi dove appunto nella tarda serata di domenica è stato bloccato dal gestore delle macchinette e dai poliziotti della Squadra Volante intervenuti dopo la sua richiesta d'aiuto al 112.

La scena è praticamente la stessa che alcune settimane fa era costata l'arresto a un altro ladro, un tunisino finito direttamente in carcere perché indiziato di rapina impropria ai danni dello stesso esercente che domenica ha bloccato il ladro, nella medesima scuola. Oltretutto il trentenne indiano vive in un rifugio di fortuna in via Helsinki, nello stesso luogo dove viveva anche il tunisino, nascosto in una cantina inutilizzata delle case popolari. Insomma, probabilmente facevano parte della stessa banda di scassinatori che si alternavano alla ricerca di sostentamento. E arrestato il complice, il ladro di origine indiana si è dato da fare per rimpiazzarlo. Giovedì notte quindi era finito in manette a sua volta per il furto nella carrozzeria Forgione, salvo tornare in libertà con l'obbligo di firma in attesa di giudizio a margine dell'interrogatorio di convalida dell'arresto.

Domenica sera poi si è introdotto nell'istituto Marconi, dove però il dispositivo antifurto dei distributori automatici ha rilevato la manomissione. Come aveva fatto anche nei casi precedenti, il gestore ha subito allertato il numero unico d'emergenza 112 e ha raggiunto la scuola. Una volta dentro si è trovato a tu per tu col ladro, che lo ha minacciato impugnando uno degli arnesi da scasso, prima di nascondersi in un locale dell'istituto. Mentre intervenivano i poliziotti della Squadra Volante, il gestore delle macchinette era riuscito a raggiungere il ladro e bloccarlo mentre stringeva ancora tra le mani il sacco con la refurtiva, circa 150 euro in monete e merce per un valore equivalente al denaro. Ma una volta identificato e denunciato, lo straniero era stato affidato a un'ambulanza che lo ha trasportato presso il pronto soccorso, perché mentre si dimenava nel tentativo di liberarsi dalla presa, aveva rimediato una ferita al volto giudicata guaribile in sette giorni. Probabilmente però lo scassinatore non aveva la coscienza pulita e ha preferito allontanarsi dall'ospedale Goretti prima delle dimissioni. Nel frattempo, tra la notte e la mattina di ieri, si è scoperto che erano state razziati razziati anche i distributori automatici installati presso l'azienda di mangimi Galanti, visitata anche la notte del furto in carrozzeria, e all'interno dell'auto scuola Apollo 11 entrambe in via Piave, non lontano dall'istituto Marconi e dal rifugio del ladro in via Helsinki. Raid dei quali è sospettato.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione