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Cronaca

Uccide il compagno della madre a colpi di anfora per soldi e droga

La vittima è Germano Riccioni, 49 anni. La donna, aggredita anche lei, si trova ricoverata al San Camillo

È difficile immaginare un risveglio peggiore di quello che ha avuto ieri mattina Priverno. A turbare il tranquillo incedere della quieta quotidianità del centro lepino, il rumore delle sirene e di un elicottero accorsi sul posto per una tragedia che lascia sgomenti. Luigi D'Atino, 33enne del posto già noto alle Forze dell'Ordine, si è reso protagonista di un'aggressione alla madre e al compagno di lei: bilancio terrificante di un morto e un ferito gravissimo. Germano Riccioni, 49enne di Priverno, compagno della madre dell'aggressore da qualche mese, è morto ammazzato davanti alla porta di casa. È lì che è crollato a terra, esanime, dopo aver subito colpi, con un'anfora di coccio e poi, probabilmente, anche con un tubo in metallo: in via Madonna del Calle dove l'uomo e la donna abitavano al primo piano. Adele Coluzzi, classe 1966, anche lei di Priverno, invece è stata rinvenuta in condizioni gravissime poco più in là, trasportata in ambulanza allo stadio San Lorenzo dove intanto era atterrato l'elicottero del 118 che ha provveduto al trasporto in massima urgenza al Pronto Soccorso dell'Ospedale San Camillo di Roma.

Gravi le ferite al volto e al cranio che le hanno causato anche una copiosa emorragia. E' arrivata in codice rosso presso il nosocomio romano specializzato nel trattare traumi di questo tipo, e i medici sono intervenuti prontamente. La donna è stata quindi intubata e trasferita nel reparto di rianimazione in condizioni critiche.

I fatti in questione si sono dipanati verso le 6 del mattino, davanti alla casa (posta sotto sequestro), quando Luigi D'Atino si è recato lì dalla madre, per chiedere soldi probabilmente per acquistare droga. Nel giro di pochi minuti la discussione è degenerata in grida furibonde che hanno svegliato e scosso i residenti portandoli ad affacciarsi. In pochi minuti, così raccontano i vicini, la situazione è precipitata. Le grida si sono trasformate in urla, poi tanto trambusto, la prima colluttazione con la donna, colpita al volto, sembra con un tubo e poi con un vaso da Luigi D'Atino che poi si è avventato contro Germano Riccioni. La colluttazione è stata feroce; calci, pugni: Riccioni, crolla a terra esanime e viene colpito. In quegli stessi minuti sono arrivati i soccorsi allertati appunto dal vicinato. In primis i Carabinieri della Locale Stazione e gli agenti della Polizia Municipale di Priverno. Proprio i Carabinieri di Priverno hanno provveduto al fermo immediato del giovane. Insieme ai Militari dell'Arma, è arrivato il personale dell'auto medica e dell'ambulanza della postazione privernate. I sanitari hanno constatato l'avvenuto decesso dell'uomo, ma hanno anche visto che la donna era ancora viva e le hanno quindi prestato le prime cure per poi operare il trasferimento in ambulanza e il trasporto in elicottero. Sul posto sono quindi arrivati i Militari del NORM della Compagnia Carabinieri di Terracina, per dare aiuto nelle indagini, raccogliere le dichiarazioni dei vicini e in particolare di un testimone. Sono poi sopraggiunte le unità del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina, per i rilievi del caso e con loro il medico legale Maria Cristina Setacci e il Magistrato incaricato delle indagini, Giuseppe Bontempo che ha voluto vedere con i propri occhi la scena del delitto e che ha comandato anche il sequestro della Fiat 600 di proprietà della vittima ma utilizzata anche dal giovane, parcheggiata davanti casa. Solo dopo i rilievi e gli esami del caso, la salma è stata recuperata dalla ditta Onoranze Funebri Vellucci. Luigi D'Atino, al termine delle formalità di rito svolte presso la Caserma dei Carabinieri di Priverno, su disposizione della Procura di Latina è stato accompagnato presso la casa circondariale di via Aspromonte a Latina a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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