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Il fatto

Terracina, raccolta firme e appello al vescovo: tutti contro il trasferimento di don Fabrizio Cavone

I parrocchiani di San Domenico Savio e l’intera comunità si oppongono al passaggio a Cisterna: «Qui ha lasciato un’impronta profonda»

Terracina, raccolta firme e appello al vescovo: tutti contro il trasferimento di don Fabrizio Cavone

Il caso si è aperto dopo l’assemblea del clero della Diocesi di Latina che si è tenuta giovedì e che ha visto il vescovo Mariano Crociata comunicare, tra le altre cose, i trasferimenti di parroci. Come quello di Don Fabrizio Cavone che lascia la chiesa di San Domenico Savio di Terracina per approdare a Santa Maria Assunta in Cielo di Cisterna, mentre il suo posto viene preso da Don Saeed Aysar E. Saeed. Il trasferimento di Cavone dopo 7 anni di incarico a Terracina, però, ha colto di sorpresa non solo i parrocchiani di San Domenico Savio ma anche il resto della città: di fatto uno schieramento compatto contro la decisione del vescovo al quale stanno pervenendo, da più parti, lettere e messaggi per rivedere la scelta.  

Ma c’è anche chi si è spinto oltre organizzando una raccolta firme con gazebo davanti alla chiesa e sulla piattaforma online Change.org, dove si legge: «Don Fabrizio ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità. Durante il suo servizio come parroco è riuscito ad avvicinare moltissimi giovani alla Chiesa, unendo la tradizione con metodi di coinvolgimento moderni ed efficaci. Con grande passione e dedizione, ha lavorato instancabilmente per creare un senso di appartenenza e comunità tra gli abitanti, diventando un punto di riferimento spirituale e morale per molti. Il suo impegno con la Caritas è stato straordinario. Ha organizzato raccolte fondi, coordinato la distribuzione di beni di prima necessità e promosso iniziative di solidarietà per le persone in difficoltà. Trasferire Don Fabrizio significherebbe interrompere questo importante lavoro e privare la città di una guida insostituibile». 

Un cambiamento giudicato incomprensibile anche alla luce di due episodi di cronaca che rischiavano di mettere in ginocchio l’ambiente e che invece, a detta della cittadinanza, Don Fabrizio Cavone è riuscito a tenere saldo nel momento più critico. «Un atteggiamento - si sottolinea in tanti messaggi social - da vera guida di una comunità che ne è venuta fuori con un aumento del numero dei fedeli. Gli spostamenti dei parroci sono previsti, ma quello che sorprende è il momento».

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