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Incendio al porto, scattano le misure per la tutela ambientale

Posizionate le barriere dal Parco del Circeo. Plauso al personale dell'Ente è stato espresso dal commissario Zappone

 

C'è molto lavoro da fare al porto turistico di San Felice Circeo dopo l'incendio che ha distrutto tre imbarcazioni. Sotto il coordinamento della Guardia Costiera sono stati avviati una serie di interventi tra cui quello del Parco Nazionale del Circeo. In particolare, sono state fornite 30 barriere galleggianti assorbenti che hanno consentito di circoscrivere ed assorbire benzina, olio e gasolio senza trattenere l'acqua. Si tratta di barriere fornite all'ente Parco dal Ministero dell'Ambiente. Si pensa a limitare i danni all'interno del porto quindi ma soprattutto ad evitare che ci siano ripercussioni nell'area circostante. Sugli interventi che sta effettuando l'Ente parco interviene anche il commissario Emanuela Zappone.

 

«Vorrei ringraziare il personale e i tecnici del Parco nazionale del Circeo - ha commentato - per il fattivo e concreto contributo nell'intervento per evitare che potessero derivare danni ambientali dal grave incidente che ha visto andare a fuoco diverse barche nel fine settimana al porto di San Felice Circeo. In collaborazione con la Guardia Costiera, che ringrazio per la disponibilità e la collaborazione, abbiamo fornito il nostro supporto, a conferma della competenza e della cultura tecnica nella tutela e salvaguardia dell'ambiente che caratterizza l'esperienza e la storia del Parco Nazionale del Circeo.

 


 
 

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