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Inchiesta sul megastore

Centro commerciale in via del Lido, le strane omissioni del Comune

Alla luce delle irregolarità emerse l’ente locale non ha avviato la doverosa revisione del progetto e ha autorizzato i negozi nonostante l’assenza dei presupposti di legge: il complesso non è agibile

Il trattamento che il Comune di Latina ha riservato al progetto del centro commerciale di via del Lido, nel quartiere Q3, è rimasto pressoché invariato nel corso degli anni, a prescindere dall’orientamento politico degli amministratori, alcuni dei quali hanno persino mutato il loro approccio alla vicenda, alimentando il clima di complicità che ha consentito alle tre medie strutture di vendita di aprire i battenti come se nulla fosse. 

Un clima gonfiato dalle omissioni, a partire da quelle degli atti di ufficio che l’ente avrebbe dovuto avviare alla luce delle macroscopiche irregolarità ravvisate dall’inchiesta della Procura, ormai conclusa e destinata ad approdare davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina. Non è mai stata avviata la necessaria valutazione del progetto al tempo stesso c’erano i presupposti per impedire l’avvio degli esercizi commerciali. Una contraddizione che si consuma formalmente davanti al Tar, dove il Comune, parte offesa del processo penale, è schierato dalla parte del costruttore del centro commerciale contro il ricorso di un privato che chiede l’annullamento degli atti amministrativi.

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