Cronaca
21.04.2025 - 09:20
L’arresto di Niko Fugante a Zagarolo, in località Valle Martella, sembrerebbe rientrare in una attività decisamente più a largo raggio che i Carabinieri di via Tiberio e del capoluogo pontino, stanno portando avanti da alcuni mesi dopo una serie di episodi criminali che hanno scaraventato Aprilia in un clima teso. La sparizione del 32enne da Aprilia dove l’autorità giudiziaria gli aveva imposto una misura di prevenzione, in particolare la Sorveglianza Speciale con Obbligo di Soggiorno nel Comune di Aprilia, è avvenuta a pochi giorni proprio da alcuni dei fatti di cronaca più efferati, uno dei quali peraltro registrato a pochi, pochissimi metri dalla sua abitazione: l’agguato in strada che portò al ferimento di due Carabinieri liberi dal servizio. In quella occasione si sospettò che i banditi, giunti con almeno due veicoli, potessero essere a caccia di qualcuno che viveva in quella zona e che abbiano sbagliato auto. Uno scambio di persona quindi. Resta infatti piuttosto difficile immaginare che consapevolmente si sia voluto mettere a segno un agguato a colpi di pistola a carico di due militari, uno dei quali peraltro arrivato presso il Reparto territoriale da davvero pochi giorni e l’altra in servizio presso un altro comando della provincia romana.
Chi cercava quindi il commando quella notte? Qualcuno che viveva in quella strada? Perché un soggetto noto, considerato di alto spessore in città, sottoposto ad una misura di prevenzione ha deciso a pochi giorni di distanza di far perdere le proprie tracce e di rifugiarsi in una villetta ben protetta con almeno una pistola, parti di arma, e soprattutto il materiale per creare munizioni di diversi calibri? Tra l’altro proprio l’arma rinvenuta nella sua disponibilità, adesso sarà sottoposta ad una serie di accertamenti per verificare se sia stata usata o meno di recente, e se si possa, o meno, collegare a qualcuno dei recenti episodi registrati in città.
Il 32enne, come detto, è un soggetto noto in città, ha diversi precedenti alle spalle, per rapina ai danni di una donna, ricettazione, e possesso di armi. Venne anche tratto in arresto insieme al padre perché ritenuti autori di alcune rapine ai Castelli romani. Venne trovato al volante di un’auto rubata a cui aveva applicato le targhe dell’auto intestata alla nonna. Nel tempo sembra essersi conquistato una posizione in città, cosa lo abbia spinto quindi, in un momento particolare come questo, a cercare rifugio a Zagarolo è ciò che i Carabinieri stanno cercando di appurare.
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