Il fatto
24.06.2025 - 13:08
Si sta vivendo un'altra giornata da incubo al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove gli accessi dei pazienti stamattina ha superato di gran lunga la capacità di ricezione, sia per gli spazi che per il personale sanitario, chiamato a gestire la mole di lavoro in un contesto sempre più stressante. Nel contesto di un ospedale saturo, che non riesce a drenare le richieste di ricovero, ma anche a causa del gran numero di persone che si rivolgono al triage per patologie con sintomi lievi o che non richiedono il trattamento d'urgenza, i tempi di attesa per una visita in pronto soccorso sono prolungati. E in fila si ritrovano anche i pazienti trasportati in ambulanza, bloccati sulle barelle in attesa di un lettino o una sedia. Come capita spesso, nei giorni di maggiore afflusso, restano in attesa appunto anche le ambulanze del pronto intervento sanitario che non possono ripartire senza recuperare la barella.
In una giornata di particolare caos come oggi si sono contate anche fino a undici ambulanze ferme nel piazzale antistante all'ingresso del pronto soccorso, col rischio che il territorio possa restare privo di mezzi a sufficienza per gli interventi. Una situazione di disagio, quella vissuta dagli operatori dei mezzi di soccorso, enfatizzata dalla sosta selvaggia che ha creato doppie file, perché i parcheggi riservati alle ambulanze stamattina erano tutti occupati dalle auto di pazienti o parenti in attesa della visita. Un contesto di affollamento alimentato dall'assenza di presidi ospedalieri sul territorio provinciale per la gestione delle patologie meno gravi, ma anche dall'impossibilità dei mezzi di soccorso di trasportare i pazienti negli altri pronto soccorso del circondario, in determinante circostanze, nel rispetto dei protocolli di gestione delle emergenze a seconda dei sintomi lamentati dai pazienti.
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