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Confagricoltura: acqua e intelligenza artificiale, la sfida è adesso

Ieri la 69° assemblea generale di Confagricoltura Latina: sul tavolo il tema della gestione della risorsa idrica. L’analisi delle criticità e le strategie per l’utilizzo. Le chance dell’intelligenza artificiale e della formazione

«Non credo che, oggi, esista un tema più attuale, importante e degno di attenzioni dell’acqua». Esordisce così Luigi Niccolini, presidente di Confagricoltura Latina, durante il suo intervento nel convegno “Acqua, agricoltura e Ia: le sfide del futuro”, appuntamento promosso dall’associazione di categoria e che si è tenuto ieri, presso il parco naturale di Pantanello, a margine della 69° assemblea generale. Un appuntamento estremamente partecipato, che ha visto la partecipazione anche delle autorità, tra cui il consigliere regionale Sambucci, il portavoce di Enrico Tiero Marco Battistini e l’assessore comunale di cisterna Marco Capuzzo e il contributo del presidente nazionale dell’associazione Massimiliano Giansanti. Al tavolo di Confagricoltura Latina, accolti dal presidente Niccolini e dal direttore Mauro D’Arcangeli, il direttore generale di Confagricoltura nazionale, Roberto Caponi, il direttore Tecnico del Consorzio di Bonifica Lazio Sud-Ovest, Luca Gabriele e il professor Bruno Ronsivalle, esperto di Tecnologie informative e multimediali dell’Università di Verona.

«La nostra agricoltura è sotto pressione a causa della crescente scarsità d’acqua, dell’abbassamento delle falde e di un quadro normativo non più allineato alle reali esigenze del territorio» spiega Niccolini, in apertura del convegno e a margine del congresso dell’associazione che a Latina rappresenta 1 milione di giornate lavorative annue sulle 2,5 totali del territorio, 2.000 aziende associate e oltre 9.000 addetti.

Colture strategiche come kiwi e orticole, ad altissimo fabbisogno idrico, sono messe in crisi da piogge sempre più irregolari, salinizzazione delle falde e vincoli ambientali stringenti come la Direttiva Nitrati. A fronte di queste criticità, Confagricoltura Latina lancia una proposta chiara: un Patto per l’Agro Pontino, con azioni concrete su quattro fronti.

Primo: una normativa sostenibile e aderente alla realtà agricola. Serve una revisione delle soglie di prelievo previste nella sanatoria dei pozzi, oggi del tutto insufficienti per le colture specializzate. Inoltre, l'applicazione della Direttiva Nitrati deve premiare chi investe in tecnologie e riduce l’impatto ambientale. Secondo: sostegno alla transizione digitale. Si chiede l’introduzione di un “credito d’imposta per la siccità”, destinato a finanziare sensoristica, software e macchinari di precisione. Fondamentale anche semplificare l’accesso ai fondi PSR e creare piattaforme di dati condivise, accessibili anche alle piccole aziende.

Terzo: infrastrutture moderne ed efficienti. La priorità è un piano straordinario per l’ammodernamento della rete irrigua del Consorzio di Bonifica e la realizzazione di bacini per accumulare le acque piovane. In parallelo, è urgente garantire la copertura digitale con banda ultra-larga in tutto il territorio rurale. Quarto: formazione di capitale umano. Confagricoltura propone la nascita di un’Accademia per l’Agricoltura del Futuro, in collaborazione con istituti tecnici e università, per preparare imprenditori e tecnici all’agricoltura 4.0.«Non chiediamo assistenzialismo - conclude Niccolini - ma un’alleanza strategica con le istituzioni. Vogliamo regole chiare, strumenti adeguati e investimenti mirati per trasformare le sfide ambientali in una nuova competitività».

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