Il fatto
10.09.2025 - 12:14
I paesi dei Monti Lepini si sono svegliati questa mattina sotto una pioggia torrenziale che ha provocato allagamenti, smottamenti e frane, mettendo in ginocchio viabilità e servizi. Decine le chiamate ai centralini delle forze dell’ordine e della Protezione Civile, impegnate dall’alba in decine di interventi, tuttora in corso.
Particolarmente colpito il territorio di Roccagorga, dove il sindaco Carla Amici ha parlato apertamente di «emergenza»: «Allagamenti, smottamenti e frane hanno intasato le strade principali. Le nostre due protezioni civili dall’alba sono al lavoro per ripristinare sicurezza e viabilità unitamente alle ditte con mezzi movimento terra. Acqualatina allertata con una squadra di pronto intervento immediata. La pioggia incessante non agevola i lavori. Il dissesto idrogeologico è la priorità di interventi mirati e continui. Massima attenzione».
A Sezze, invece, la pioggia ha avuto conseguenze dirette sulla scuola. Le infiltrazioni d’acqua hanno reso inagibile la media Pacifici e De Magistris, impedendo l’inizio regolare delle lezioni. Aule allagate, studenti e personale costretti a restare a casa nel giorno della riapertura.
Durissima la nota del Partito Democratico locale, che punta il dito contro l’amministrazione: «Questa mattina la nostra scuola media si è mostrata in condizioni disperate: fortissime infiltrazioni hanno reso la struttura inagibile. È impensabile che nel 2025 una scuola non possa essere aperta per gravi infiltrazioni d’acqua». Secondo il Pd, il problema deriva da «scarsa manutenzione e assenza di controlli» e richiede un intervento immediato «non solo per l’emergenza, ma anche per garantire impianti e sicurezza durante l’anno».
Una giornata di forti disagi, dunque, con i Lepini messi alla prova da un’ondata di maltempo che ha riportato al centro dell’attenzione la fragilità del territorio e l’urgenza di interventi strutturali.
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