Cronaca
18.09.2025 - 07:00
Non accenna a placarsi lo scontro tra le fazioni criminali che da due settimane si affrontano a suon di attentati esplosivi. L’ultima azione intimidatoria è stata messa a segno stanotte nella zona delle case popolari di viale Nervi, dove ignoti hanno incendiato due veicoli in sosta e fatto esplodere una bomba all’ingresso di uno dei condomini, distruggendo l’androne e il porticato. Delle indagini si sta occupando la Polizia.
Nessuno tra i residenti ha riferito agli investigatori di avere visto gli attentatori in azione, ma qualcuno sostiene di avere sentito prima il crepitio delle fiamme, poi il forte boato, avvertito in molte zone della città, proprio com’era successo per i precedenti tre attentati delle ultime settimane. Con i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme e verificato la sicurezza del condominio, sono intervenuti i poliziotti della Squadra Volante per i primi riscontri e gli investigatori della Squadra Mobile per ricostruire l’accaduto e gli approfondimenti investigativi, mentre gli specialisti della scientifica hanno analizzato i luoghi in cerca di tracce utili.
Le vetture incendiate sono una Toyota Corolla in uso a madre e figlia e un Doblò Fiat di un artigiano, in entrambi i casi soggetti apparentemente estranei a dinamiche criminali. I mezzi erano parcheggiati di fronte all’ingresso del civico 298 scala “O” delle case popolari dove alle ore 1:28 gli attentatori hanno fatto esplodere la bomba, un ordigno molto potente, a quanto pare di fattura artigianale, che ha devastato l’androne d’ingresso e il solaio del porticato antistante.
I poliziotti stanno lavorando per risalire agli autori dell’attentato, ma anche per verificare se l’azione intimidatoria fosse rivolta a qualcuno in particolare tra le persone che vivono in quel preciso condominio, oppure se in generale sia destinata a soggetti che abitano nello steso complesso residenziale, nei condomini adiacenti, appartenenti a quella che appare come la fazione contrapposta agli spacciatori delle case Arlecchino. Proprio quella zona di viale Nervi, tra la Pontina e il quartiere Europa, era stata passata al setaccio la mattina precedente nel corso di un’operazione straordinari di controllo dei carabinieri, che aveva portato al sequestro di droga nascosta in una cantina, un chilo e mezzo di panetti di hascisc.
Come in un continuo botta e risposta, l’attentato sembra una reazione all’esplosione dell’ultimo ordigno, quello che il 13 febbraio ha distrutto l’auto di una donna in via Guido Rossa, nel parcheggio delle case popolari situate di fronte ai palazzi Arlecchino. Anche e soprattutto perché in viale Nervi abitano una serie di pregiudicati, compresi alcuni familiari e soggetti vicini al trafficante di droga di via della Darsena, che a sua volta aveva subito l’attentato esplosivo la notte di lunedì 8 settembre, a meno di ventiquattro ore dall’esplosione del primo ordigno di questa serie, quello piazzato all’alba di domenica 7 al civico 10 di via Guido Rossa, proprio alle case Arlecchino dove vivono alcuni pusher del sodalizio che controlla la zona e dove erano nascoste tre pistole in un locale condominiale.
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